Conferenza di servizi

Domande e risposte per gli operatori

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VERSIONE TESTUALE

 

DOMANDE E RISPOSTE

 

  1. Chi convoca la conferenza di servizi decisoria?
  2. In quali casi il responsabile del procedimento indice la conferenza di servizi decisoria?
  3. Con quali modalità si svolge la conferenza di servizi decisoria?
  4. Come devono essere formulate le determinazioni delle amministrazioni partecipanti alla conferenza?
  5. In quali casi il responsabile del procedimento indice la conferenza di servizi semplificata?
  6. Con quali modalità si svolge la conferenza di servizi semplificata?
  7. Quando il responsabile del procedimento deve indire la conferenza di servizi semplificata?
  8. Cosa deve essere indicato nella comunicazione che indice la conferenza di servizi semplificata?
  9. In quali casi la conferenza simultanea si svolge a seguito della conferenza semplificata?
  10. In quali casi il responsabile del procedimento DEVE indire la conferenza di servizi in forma simultanea?
  11. In quali casi il responsabile del procedimento PUO' indire la conferenza di servizi in forma simultanea?
  12. Con quali modalità si svolge la conferenza di servizi in forma simultanea?
  13. Cosa deve indicare la comunicazione di indizione della conferenza di servizi in forma simultanea nel caso di progetti complessi?
  14. Quando si concludono i lavori della conferenza di servizi in forma simultanea?
  15. Come si conclude la conferenza di servizi in forma simultanea?
  16. Entro quale termine deve essere adottata la determinazione del responsabile del procedimento?
  17. Nell’ambito della conferenza di servizi semplificata, il responsabile del procedimento può indicare un termine inferiore a 45/90 giorni al fine di assicurare il rispetto del termine complessivo di conclusione del procedimento, tenendo conto dei termini per l’indizione e l’assunzione della determinazione ?
  18. In quali casi il responsabile del procedimento deve indire la conferenza di servizi in forma simultanea?
  19. Nell'ambito della conferenza di servizi simultanea qual è il termine entro il quale il responsabile assume la determinazione motivata di conclusione della conferenza?
  20. Il termine per la convocazione direttamente in forma simultanea, da parte dell’amministrazione procedente, in relazione alla particolare complessità della determinazione da assumere di cui all’art. 14-bis, comma 7 è di 5 giorni lavorativi in analogia a quanto previsto dall’articolo 14-bis, comma 2, per l’indizione della semplificata?
  21. Cosa accade alla data della riunione precedentemente individuata dal responsabile del procedimento per la conferenza simultanea a seguito della sospensione dei termini della conferenza semplificata?
  22. Cosa accade se le amministrazioni non comunicano la determinazione nel termine indicato o la comunicano priva dei requisiti?
  23. Nella conferenza di servizi semplificata la determinazione negativa di conclusione del procedimento deve essere preceduta dal preavviso rigetto?
  24. Cosa comporta la determinazione di conclusione negativa nei procedimenti ad istanza di parte?
  25. Quali sono gli ulteriori adempimenti del responsabile del procedimento in caso di conclusione negativa della conferenza di servizi in forma semplificata?
  26. Quando si producono gli effetti della determinazione motivata di conclusione della conferenza nel caso in cui siano stati espressi dissensi qualificati?
  27. La determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi può essere sostituita dal verbale conclusivo dei lavori?
  28. La determinazione conclusiva della conferenza sostituisce tutti gli atti di assenso?
  29. Come si conclude la conferenza di servizi decisoria in forma semplificata?
  30. Come viene nominato il rappresentante unico delle regioni e degli enti locali?
  31. In caso di mancata partecipazione del rappresentante unico alle riunioni della conferenza simultanea è possibile trasmettere per iscritto il parere contenente l’assenso o il dissenso?
  32. La nuova disciplina si applica ai procedimenti già avviati e in svolgimento ed alle conferenze di servizi convocate precedentemente alla data di entrata in vigore?
  33. Quali sono i soggetti ai quali deve essere comunicata l’indizione della conferenza?
  34. Quali sono i soggetti che possono partecipare alla conferenza di servizi simultanea?
  35. E’ possibile la partecipazione alla conferenza di servizi dei portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati?
  36. In quale modo il responsabile del procedimento stabilisce quali siano le posizioni prevalenti al fine di adottare la determinazione di conferenza di servizi simultanea?
  37. La nuova disciplina sulla conferenza di servizi si applica alle regioni a statuto speciale?
  38. Come si conclude la conferenza di servizi preliminare?
  39. Cosa accade dopo la conferenza preliminare?
  40. A cosa serve la conferenza di servizi preliminare?
  41. In quali casi il responsabile del procedimento può indire la conferenza di servizi preliminare?
  42. Come si svolge la conferenza di servizi preliminare?
  43. Quando è convocata la conferenza di servizi preliminare?
  44. Chi partecipa alla conferenza di servizi preliminare?
  45. Le autorizzazioni sismiche sono ricomprese tra le ipotesi di cui all’ art. 14-bis, comma 2, lett. c) in presenza delle quali il termine per assumere le determinazioni da parte delle amministrazioni è fissato in 90 giorni (ove le disposizioni di legge o i regolamenti di cui all’art. 2 non prevedano un termine diverso)?
  46. Quali sono i soggetti legittimati a proporre l’opposizione al Presidente del Consiglio dei Ministri?
  47. È possibile chiedere l’intervento in autotutela?
  48. Quando si applica la disciplina della conferenza di servizi nei casi in cui sia richiesto il rilascio del permesso di costruire?
  49. Come si coordina la disciplina della conferenza di servizi con l’istituzione della Commissione edilizia?
  50. Come si coordina la disciplina della conferenza di servizi con il procedimento di adozione della variante urbanistica?
  51. Come si coordina la disciplina della conferenza di servizi con il procedimento per il rilascio (o il rinnovo) dell’AUA?

 

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1. Chi convoca la conferenza di servizi decisoria?

L’amministrazione procedente nella persona del responsabile del procedimento.

 

2. In quali casi il responsabile del procedimento indice la conferenza di servizi decisoria?

Il responsabile del procedimento deve sempre indire la conferenza di servizi decisoria quando per la conclusione del procedimento devono essere acquisiti almeno due pareri, intese, concerti, nulla osta o altri atti di assenso, da parte di diverse amministrazioni, inclusi i gestori di beni o servizi pubblici. Quando l’attività del privato è subordinata ad più atti di assenso da adottare a conclusione di distinti procedimenti di competenza di diverse amministrazioni pubbliche, la conferenza è convocata su richiesta dell’interessato, da una delle amministrazioni procedenti (art. 14, comma 2).

 

3. Con quali modalità si svolge la conferenza di servizi decisoria?

La conferenza di servizi si svolge di regola in forma semplificata e in modalità asincrona (senza riunioni). La conferenza simultanea (con la riunione) è prevista solo nei seguenti casi:

a)quando nel corso della conferenza semplificata sono stati acquisiti atti di assenso o dissenso che indicano condizioni o prescrizioni che richiedono modifiche sostanziali alla decisione oggetto della conferenza (art.14-bis, comma 5);

b)nei casi di particolare complessità della decisione da assumere, l’amministrazione procedente può indire direttamente la conferenza simultanea o su richiesta motivata di una delle amministrazioni coinvolte o dal privato interessato attraverso una richiesta motivata entro il termine indicato nella indizione per l’integrazione documentale (art.14-bis, comma 7);

c)in caso di progetto sottoposto a valutazione di impatto ambientale (VIA) regionale: in questa ipotesi, tutti gli atti di assenso necessari alla realizzazione del progetto vengono acquisiti in una conferenza di servizi che è convocata direttamente in modalità simultanea secondo quanto previsto dall'articolo 27-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (art.14, comma 4);

d)quando in precedenza si è svolta la conferenza preliminare.

 

4. Come devono essere formulate le determinazioni delle amministrazioni partecipanti alla conferenza?

Le determinazioni devono essere congruamente motivate e formulate in termini di assenso o di dissenso. Devono indicare, ove possibile, le modifiche eventualmente necessarie ai fini dell’assenso. Le prescrizioni o le condizioni indicate per l’assenso o per il superamento del dissenso devono essere espresse in modo chiaro e analitico. Va specificato, inoltre, se le prescrizioni o condizioni sono connesse a un vincolo derivante da disposizioni di legge o da un atto amministrativo generale oppure sono discrezionalmente apposte per la migliore tutela dell’interesse pubblico (art. 14-bis, comma 3).

 

5. In quali casi il responsabile del procedimento indice la conferenza di servizi semplificata?

La Conferenza si svolge di regola in forma semplificata e in modalità asincrona (senza riunioni). Fanno eccezione i seguenti casi:

a)quando nel corso della conferenza semplificata sono stati acquisiti atti di assenso o dissenso che indicano condizioni o prescrizioni che richiedono modifiche sostanziali (art.14-bis, comma 6);

b) nei casi di particolare complessità della decisione da assumere, l’amministrazione procedente può indire direttamente la conferenza simultanea o su richiesta motivata di una delle amministrazioni coinvolte o dal privato interessato attraverso una richiesta motivata entro il termine indicato nella indizione per l’integrazione documentale (art.14-bis, comma 7);

c)in caso di progetto sottoposto a valutazione di impatto ambientale (VIA) regionale: in questa ipotesi, tutti gli atti di assenso necessari alla realizzazione del progetto vengono acquisiti in una conferenza di servizi che è convocata direttamente in modalità simultanea (art. 14, comma 4).

 

6. Con quali modalità telematiche si svolge la conferenza di servizi semplificata?

Le comunicazioni, le istanze, la relativa documentazione e gli atti di assenso sono inviati per via telematica con le modalità previste dall’art. 47 del CAD. Quando non sono disponibili una piattaforma telematica o la firma digitale, è possibile inviare, in allegato a un messaggio di posta elettronica “ordinaria”, la scansione dell’istanza protocollata e la relativa documentazione e si può utilizzare la posta elettronica certificata (PEC).
Se si utilizza la posta elettronica ordinaria, può essere utile chiedere, con le stesse modalità, conferma scritta dell’avvenuta ricezione (art. 14-bis, comma 1).
Inoltre, le nuove disposizioni prevedono la possibilità per le amministrazioni di inviare le credenziali di accesso a una piattaforma telematica in cui sono depositati le informazioni e i documenti utili ai fini dello svolgimento dell’istruttoria (art. 14-bis, comma 2, lettera a).

 

7. Quando il responsabile del procedimento deve indire la conferenza di servizi semplificata?

Entro cinque giorni lavorativi dall’inizio del procedimento d’ufficio o dal ricevimento della istanza di parte.

 

8. Cosa deve essere indicato nella comunicazione che indice la conferenza di servizi semplificata?

a) L’oggetto della determinazione da assumere, l’istanza e la documentazione utile per lo svolgimento dell’istruttoria, oppure le credenziali per l’accesso telematico alle informazioni e ai documenti utili ai fini dello svolgimento della conferenza di servizi;

b) il termine perentorio (non superiore a 15 giorni) per la richiesta di eventuali integrazioni;

documentali o chiarimenti, da parte delle amministrazioni;

c) il termine perentorio entro il quale le amministrazioni coinvolte devono rendere le proprie determinazioni;

d) la data della eventuale riunione in modalità simultanea da tenersi entro 10 giorni dal termine di cui alla lettera c) (art. 14-bis, comma 2).

 

9. In quali casi la conferenza simultanea si svolge a seguito della conferenza semplificata?

Quando sono stati acquisiti atti di assenso o dissenso che indicano condizioni o prescrizioni che richiedono modifiche sostanziali, la nuova valutazione contestuale si svolge con la riunione della conferenza simultanea, che si tiene nella data già indicata nella comunicazione di indizione della conferenza.

Si ricorda che alla Conferenza simultanea partecipa il rappresentante unico rispettivamente delle amministrazioni, statali e locali (art. 14-bis, comma 6).

Ai fini dello svolgimento della riunione nella data prefissata, l’amministrazione procedente comunica le determinazioni pervenute nei termini e gli assensi impliciti (nel caso sia decorso il termine senza che l’amministrazione si sia espressa o la determinazione non sia adeguatamentemotivata) ai seguenti soggetti:

  • al dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio (nel caso sia coinvolta un’amministrazione statale centrale), al Prefetto (nel caso siano coinvolte più amministrazioni periferiche dello Stato), alla Regione (nel caso sia coinvolta un’ amministrazione riconducibile alla Regione); al Comune (nel caso sia coinvolto).
  • alle altre amministrazioni coinvolte (che possono partecipare in funzione di supporto al rappresentante unico)

I lavori della conferenza si concludono entro il termine di 45 giorni dalla data della prima riunione.

 

10. In quali casi il responsabile del procedimento DEVE indire la conferenza di servizi in forma simultanea?

Quando il progetto oggetto della conferenza dei servizi è sottoposto a valutazione di impatto ambientale regionale (art. 14, comma 4); quando in precedenza si è svolta la conferenza preliminare.

 

11. In quali casi il responsabile del procedimento PUO' indire la conferenza di servizi in forma simultanea?

Ove necessario, in relazione alla particolare complessità della decisione da prendere, il responsabile del procedimento può indire, con atto motivato, direttamente la conferenza simultanea, anche su richiesta motivata delle altre amministrazioni o del proponente, presentata entro il termine per la richiesta di integrazione documentale, indicato nella comunicazione di indizione della conferenza semplificata (art. 14-bis, comma 7).

 

12. Con quali modalità si svolge la conferenza di servizi in forma simultanea?

In modalità sincrona, cioè con la riunione, anche in via telematica, dei rappresentanti delle amministrazioni competenti. Nella conferenza simultanea ciascun ente o amministrazione convocato alla riunione è rappresentato da un unico soggetto abilitato ad esprimere definitivamente e in modo univoco e vincolante la posizione dell’amministrazione stessa su tutte le decisioni di competenza della conferenza (art. 14-ter, comma 3).

 

13. Cosa deve indicare la comunicazione di indizione della conferenza di servizi in forma simultanea nel caso di progetti complessi?

a) L’oggetto della determinazione da assumere, l’istanza e la relativa documentazione ovvero le credenziali per l’accesso telematico alle informazioni e ai documenti utili ai fini dello svolgimento della conferenza;

b) il termine perentorio (non superiore a 15 giorni) per le integrazioni documentali o i chiarimenti da parte delle amministrazioni;

c) la data di convocazione della prima riunione da tenersi entro 45 giorni.

 

14. Quando si concludono i lavori della conferenza di servizi in forma simultanea?

Nel caso si svolga a seguito della conferenza semplificata, entro 45 giorni dalla prima riunione. Nel caso di decisioni complesse, entro 45 giorni dalla data della prima riunione ovvero entro 90 giorni, qualora vi siano amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, di beni culturali o alla tutela della salute dei cittadini. Resta fermo il termine di conclusione del procedimento (art. 14-ter, comma 2).

 

15. Come si conclude la conferenza di servizi in forma simultanea?

All’esito dell’ultima riunione della conferenza, l’amministrazione procedente adotta la determinazione motivata di conclusione della conferenza sulla base delle posizioni prevalenti espresse dalle amministrazioni partecipanti alla conferenza tramite i propri rappresentanti e a prescindere dal parere espresso durante la fase asincrona. Si considera acquisito l’assenso senza condizioni delle amministrazioni il cui rappresentante non abbia partecipato alle riunioni ovvero, pur partecipandovi, non abbia espresso la propria posizione, ovvero abbia espresso un dissenso non motivato o riferito a questioni che non costituiscono oggetto della conferenza (art. 14-ter, comma 7).

 

16. Entro quale termine deve essere adottata la determinazione del responsabile del procedimento?

Entro 5 giorni lavorativi dalla scadenza del termine fissato per la trasmissione degli atti di competenza delle amministrazioni interessate (art. 14-bis comma 5).

 

17. Nell’ambito della conferenza di servizi semplificata, il responsabile del procedimento può indicare un termine inferiore a 45/90 giorni al fine di assicurare il rispetto del termine complessivo di conclusione del procedimento, tenendo conto dei termini per l’indizione e l’assunzione della determinazione ?

È necessario considerare i seguenti casi:

• Quando non sono coinvolte amministrazioni preposte alla tutela di interessi sensibili, l’amministrazione procedente comunica “il termine perentorio, comunque non superiore a quarantacinque giorni, entro il quale le amministrazioni coinvolte devono rendere le proprie determinazioni relative alla decisione oggetto della conferenza, fermo restando l'obbligo di rispettare il termine finale di conclusione del procedimento” (art. 14 bis, co. 2, lett. c). In questo caso responsabile del procedimento può fissare un termine più breve al fine di tener conto dei 5 giorni per l’indizione della conferenza e dei 5 giorni per l’adozione della determinazione motivata di conclusione del procedimento.

• Quando sono coinvolte “amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali, o alla tutela della salute dei cittadini, ove disposizioni di legge o i provvedimenti di cui all'articolo 2 non prevedano un termine diverso, il suddetto termine è fissato in novanta giorni” (secondo periodo della lettera c). Alla luce del tenore letterale della norma, si evidenzia che l’individuazione tassativa di un termine più lungo è stata prevista per accordare maggior tutela agli interessi sensibili. E’ da tenere presente che la fissazione di un termine più breve potrebbe esporre l’amministrazione al rischio di contenzioso con le amministrazioni preposte alla tutela degli interessi sensibili.

 

18. In quali casi il responsabile del procedimento deve indire la conferenza di servizi in forma simultanea?

  • Quando non sono coinvolte amministrazioni portatrici di interessi sensibili, il termine è fissato dal responsabile del procedimento e non può essere superiore a 45 giorni, fermo restando l’obbligo di rispettare il termine di conclusione del procedimento. Il termine decorre dalla data di invio della comunicazione di indizione della conferenza.
  • Se tra le amministrazioni coinvolte vi sono quelle preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali o della salute dei cittadini il termine è fissato in 90 giorni quando le disposizioni di legge o i regolamenti di cui all’art. 2 della legge n. 241 del 1990 non indichino un termine diverso (art. 14-bis, comma 2, lett, c.). Alla luce di quanto indicato sopra (FAQ 17), il termine per rendere gli atti di assenso è quello fissato da norme di leggi o di regolamento per la conclusione del procedimento; in mancanza è di 90 giorni. Tale termine che, quindi, può essere più breve o più lungo di 90 giorni decorre dalla comunicazione.

 

19. Nell'ambito della conferenza di servizi simultanea qual è il termine entro il quale il responsabile assume la determinazione motivata di conclusione della conferenza?

Vanno distinti i seguenti casi (art. 14 ter, co. 2):

  • Conferenza simultanea indetta a seguito della semplificata.
    • Il termine per l’adozione della determinazione motivata di conclusione della conferenza è al massimo di 45 giorni ancorché siano comprese le amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali o della salute dei cittadini. Tale termine decorre dalla data della prima riunione che si svolge nella data previamente comunicata al momento dell’indizione della conferenza semplificata.
  • Conferenza indetta direttamente in forma simultanea per progetti complessi
    • Qualora alla conferenza non partecipino amministrazioni preposte alla tutela di interessi sensibili, il termine per l’adozione della determinazione motivata di conclusione della conferenza è al massimo di 45 giorni che decorrono dalla data della prima riunione della conferenza.
    • Nel caso in cui vi siano amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali o della salute dei cittadini il termine per l’adozione della determinazione motivata di conclusione della conferenza è sempre fissato in 90 giorni che decorrono dalla data della prima riunione della conferenza. Resta fermo il termine finale di conclusione del procedimento.

 

20. Il termine per la convocazione direttamente in forma simultanea, da parte dell’amministrazione procedente, in relazione alla particolare complessità della determinazione da assumere di cui all’art. 14-bis, comma 7 è di 5 giorni lavorativi in analogia a quanto previsto dall’articolo 14-bis, comma 2, per l’indizione della semplificata?

L’art. 14-bis comma 7 e l’ art. 14-ter non specificano quale sia il termine per l’indizione della conferenza di servizi simultanea. Spetta, dunque, all’amministrazione procedente stabilire, nell’ambito della propria discrezionalità, un termine tenendo conto delle esigenze di celerità poste alla base della nuova disciplina della conferenza di servizi e della complessità del caso concreto, in modo da rispettare comunque il termine di conclusione del procedimento.

 

21. Cosa accade alla data della riunione precedentemente individuata dal responsabile del procedimento per la conferenza simultanea a seguito della sospensione dei termini della conferenza semplificata?.

In tale ipotesi il responsabile del procedimento fissa una nuova data per la riunione della conferenza simultanea nel rispetto dei termini di conclusione del procedimento.

 

22. Cosa accade se le amministrazioni non comunicano la determinazione nel termine indicato o la comunicano priva dei requisiti?.

Esclusi i casi in cui disposizioni del diritto dell’Unione europea richiedono l’adozione di provvedimenti espressi (ad es. VIA, AIA, emissioni in atmosfera etc.), la mancata comunicazione della determinazione entro il termine indicato dall'amministrazione procedente nella comunicazione di indizione della Conferenza, equivale ad assenso senza condizioni.

Restano ferme le responsabilità dell’amministrazione, nonché quelle dei singoli dipendenti nei confronti dell’amministrazione, per l’assenso reso, anche implicito. Si considera acquisito l’assenso anche quando la determinazione è priva dei requisiti richiesti (art. 14-bis, comma 4).

 

23. Nella conferenza di servizi semplificata la determinazione negativa di conclusione del procedimento deve essere preceduta dal preavviso rigetto?

No, in quanto secondo l’art. 14 bis, co. 5 è la stessa determinazione negativa a produrre gli effetti del preavviso di rigetto, consentendo di conseguenza all'interessato di presentare eventuali osservazioni ai motivi ostativi all'accoglimento dell’istanza.

 

24. Cosa comporta la determinazione di conclusione negativa nei procedimenti ad istanza di parte?

Il rigetto della domanda. La determinazione di conclusione negativa della conferenza produce gli effetti della comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza di cui all’art. 10-bis della legge n. 241 del 1990 (art. 14-bis, comma 5).

Infatti, l’art. 10-bis prevede che, nei procedimenti a istanza di parte, il responsabile del procedimento, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunichi tempestivamente all’interessato i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, l’interessato ha il diritto di presentare osservazioni, eventualmente corredate da documenti.

 

25.Quali sono gli ulteriori adempimenti del responsabile del procedimento in caso di conclusione negativa della conferenza di servizi in forma semplificata?

Se il proponente non trasmette le proprie osservazioni nei termini di cui all’art. 10-bis (10 giorni), la determinazione di conclusione negativa diventa efficace e produce l’effetto del rigetto della domanda.

Se il proponente trasmette le proprie osservazioni nei termini di cui all’art. 10-bis, il responsabile del procedimento, entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento di tali osservazioni, indice nuovamente la conferenza di servizi semplificata, inviando le osservazioni ricevute alle amministrazioni coinvolte e fissando un nuovo termine. Qualora entro questo termine le amministrazioni confermino il loro dissenso, è data ragione del loro mancato accoglimento nell’ulteriore determinazione di conclusione della conferenza (art. 14-bis, comma 5).

 

26. Quando si producono gli effetti della determinazione motivata di conclusione della conferenza nel caso in cui siano stati espressi dissensi qualificati?

In caso di approvazione sulla base delle posizioni prevalenti, se sono stati espressi dissensi qualificati, l’efficacia è sospesa per il periodo utile all'esperimento dell’opposizione (10 giorni dalla comunicazione). Qualora l’opposizione non sia acquisita, il Consiglio dei ministri non accolga l'opposizione, la determinazione motivata di conclusione della conferenza acquisisce definitivamente efficacia (art. 14 quinquies, co. 6).

 

27. La determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi può essere sostituita dal verbale conclusivo dei lavori?

Nella disciplina della conferenza di servizi la determinazione motivata di conclusione della conferenza costituisce il provvedimento conclusivo del procedimento. Il verbale della conferenza di servizi può sostituire la determinazione motivata di conclusione della conferenza solo se contiene tutti gli elementi del provvedimento finale.

 

28. La determinazione conclusiva della conferenza sostituisce tutti gli atti di assenso?

Sì. La determinazione conclusiva della conferenza sostituisce tutti gli atti di assenso, i pareri i nulla osta comunque denominati. Nel caso in cui le disposizioni vigenti prevedono che il pagamento di oneri, diritti etc. avvenga contestualmente al rilascio degli atti di assenso, il rilascio della determinazione che li sostituisce avverrà contestualmente al pagamento degli stessi.

 

29. Come si conclude la conferenza di servizi decisoria in forma semplificata?

Con la determinazione di conclusione positiva della conferenza quando: 1) sono pervenuti solo atti di assenso non condizionato, anche implicito a seguito del formarsi del silenzio assenso; 2) sono pervenuti atti di assenso con condizioni e prescrizioni o atti di dissenso che indicano condizioni e prescrizioni necessarie per l’assenso e che, ad avviso dell’amministrazione procedente, sentiti il privato interessato e le altre amministrazioni, possono essere accolte senza necessità di apportare modifiche sostanziali alla decisione della conferenza.

Con la determinazione di conclusione negativa della conferenza, quando sono acquisiti atti di dissenso che l’amministrazione procedente non ritiene superabili (art. 14-bis, comma 5).

 

30. Come viene nominato il rappresentante unico delle regioni e degli enti locali?

Le Regioni e gli enti locali definiscono autonomamente le modalità di designazione del rappresentante unico di tutte le amministrazioni riconducibili alla stessa regione o allo stesso ente locale (art. 14 –ter comma 5).

 

31. In caso di mancata partecipazione del rappresentante unico alle riunioni della conferenza simultanea è possibile trasmettere per iscritto il parere contenente l’assenso o il dissenso?

Questa possibilità è esclusa dal comma 7 dell’articolo 14-ter della l. n. 241 del 1990, secondo cui si considera acquisito l’assenso senza condizioni delle amministrazioni il cui rappresentante non abbia partecipato alle riunioni.

 

32. La nuova disciplina si applica ai procedimenti già avviati e in svolgimento ed alle conferenze di servizi convocate precedentemente alla data di entrata in vigore?

No, la nuova disciplina, entrata in vigore il 28 luglio 2016, si applica ai procedimenti avviati dopo tale data.

 

33. Quali sono i soggetti ai quali deve essere comunicata l’indizione della conferenza?

In base all’art. 14, co.5, l. n. 241/1990 l’indizione della conferenza è comunicata ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti e a quelli che per legge debbono intervenirvi nonché ai soggetti individuati o individuabili nei cui confronti possa prodursi un pregiudizio per effetto dell’assunzione del provvedimento (art. 7, l. 241 del 1990). I soggetti richiamati possono intervenire nel procedimento ai sensi dell’art. 9 della medesima legge.

 

34. Quali sono i soggetti che possono partecipare alla conferenza di servizi simultanea?

In base all’art. 14-ter, co.6 alle riunioni della conferenza simultanea possono essere invitati gli interessati, ossia i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento è destinato a produrre effetti diretti, inclusi i soggetti proponenti il progetto che sia stato dedotto in conferenza e i portatori di interessi pubblici o privati o di interessi diffusi.

 

35. E’ possibile la partecipazione alla conferenza di servizi dei portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati?

L’art. 14, co. 5 l. n. 241/1990 richiama l’art. 9 della stessa legge e pertanto i soggetti portatori di interessi pubblici o privati o di interessi diffusi ai quali possa derivare un pregiudizio dal provvedimento in conferenza hanno facoltà di intervenire nella conferenza stessa restando però privi del diritto di voto.

 

36. In quale modo il responsabile del procedimento stabilisce quali siano le posizioni prevalenti al fine di adottare la determinazione di conferenza di servizi simultanea?

Per adottare la determinazione conclusiva della conferenza di servizi simultanea, il responsabile del procedimento tiene conto delle posizioni prevalenti espresse dai rappresentanti unici delle amministrazioni statali, regionali e degli enti locali coinvolti. Non è, dunque, prevista una votazione nella quale si possano definire maggioranze e minoranze.

Per “posizioni prevalenti” devono considerarsi quelle “che hanno un peso specifico superiore alle altre per l’importanza degli interessi tutelati in relazione al caso concreto e al risultato collegato del procedimento in esame” (cfr. Presidenza Consiglio dei ministri, “linee guida operative” 10 gennaio 2013). Spetta, dunque, al responsabile del procedimento “[…] esercitare un potere discrezionale bilanciando le ragioni manifestate in seno alla conferenza, verificando in che termini si delinei la prevalenza del soddisfacimento degli interessi in gioco. Pertanto, il ruolo assunto dall'amministrazione procedente non è meramente notarile, ma di sintesi delle ragioni emerse, dovendone ponderare l'effettiva rilevanza per come sono state in concreto prospettate, al fine di esprimere un giudizio di prevalenza” (Consiglio di Stato, sentenza del 27 agosto 2014, n. 4374).

 

37. La nuova disciplina sulla conferenza di servizi si applica alle regioni a statuto speciale?

Si. Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano adeguano la propria legislazione alle disposizioni della legge n. 241 del 1990, secondo i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione (art. 29 della legge n. 241 del 1990).

 

38. Come si conclude la conferenza di servizi preliminare?

Con la trasmissione al richiedente da parte del responsabile del procedimento delle determinazioni assunte dalle amministrazioni coinvolte.

 

39. Cosa accade dopo la conferenza preliminare?

Ricevuta l’istanza o il progetto definitivo, il responsabile del procedimento indice la conferenza simultanea nei termini e con le modalità dell’art. 14-bis, comma 7 e 14-ter. Le determinazioni assunte in sede di conferenza preliminare possono essere motivatamente modificate o integrate solo in presenza di significativi elementi emersi nel successivo procedimento anche a seguito delle osservazioni degli interessati sul progetto definitivo.a si svolge con le modalità previste per la conferenza in forma semplificata o con modalità diverse, definite dal responsabile del procedimento.

 

40. A cosa serve la conferenza di servizi preliminare?

La conferenza di servizi preliminare ha lo scopo di indicare al richiedente, prima della presentazione di un’istanza o di un progetto definitivo, le condizioni per ottenere i necessari pareri, intese, concerti, nulla osta, autorizzazioni, concessioni o altri atti di assenso.

 

41. In quali casi il responsabile del procedimento può indire la conferenza di servizi preliminare?

Può indire la conferenza per progetti particolarmente complessi e insediamenti produttivi di beni e servizi, su motivata richiesta dell’interessato, corredata da uno studio di fattibilità. Nelle procedure di realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico, la conferenza di servizi si esprime sul progetto di fattibilità tecnica ed economica.

 

42. Come si svolge la conferenza di servizi preliminare?

La conferenza preliminare si svolge secondo le disposizioni dell’articolo 14-bis della legge n. 241 del 1990(conferenza semplificata): i termini possono essere abbreviati fino alla metà.

 

43. Quando è convocata la conferenza di servizi preliminare?

Il responsabile del procedimento, entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta motivata dell’interessato, può indire la conferenza preliminare.

 

44. Chi partecipa alla conferenza di servizi preliminare?

Le amministrazioni interessate convocate dal responsabile del procedimento.

 

45. Le autorizzazioni sismiche sono ricomprese tra le ipotesi di cui all’ art. 14-bis, comma 2, lett. c) in presenza delle quali il termine per assumere le determinazioni da parte delle amministrazioni è fissato in 90 giorni (ove le disposizioni di legge o i regolamenti di cui all’art. 2 non prevedano un termine diverso)?

L’autorizzazione sismica è riconducibile alla pubblica incolumità, che non rientra tra le ipotesi indicate dall’art. 14-bis, comma 2, lett. c (tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali, tutela della salute dei cittadini). Di conseguenza il termine massimo in caso di autorizzazione sismica è di 45 giorni.

 

46. Quali sono i soggetti legittimati a proporre l’opposizione al Presidente del Consiglio dei Ministri?

Possono proporre opposizione al presidente del Consiglio dei Ministri le amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico territoriale o alla tutela della salute e della pubblica incolumità dei cittadini, a condizione che abbiano espresso in modo inequivoco il proprio motivato dissenso prima della conclusione dei lavori della conferenza. Possono altresì proporre opposizione le amministrazioni delle regioni o delle province autonome di Trento e di Bolzano, il cui rappresentante, intervenendo in una materia spettante alla rispettiva competenza, abbia manifestato un dissenso motivato in seno alla conferenza.

 

47. È possibile chiedere l’intervento in autotutela?

Sì. Le amministrazioni i cui atti sono sostituiti dalla determinazione motivata di conclusione della conferenza possono sollecitare, con congrua motivazione, il responsabile del procedimento ad assumere determinazioni in via di autotutela, ai sensi dell’articolo 21-nonies della legge n. 241 del 1990 (annullamento d’ufficio), previa indizione di una nuova conferenza.

Inoltre, possono sollecitare l’intervento in autotutela, ai sensi dell’articolo 21-quinquies della legge n. 241 del 1990 (revoca), le amministrazioni che abbiano partecipato alla conferenza o si siano espresse nei termini (art. 14-quater, comma 2).

 

48. Quando si applica la disciplina della conferenza di servizi nei casi in cui sia richiesto il rilascio del permesso di costruire?

La disciplina della conferenza di servizi si applica tutte le volte che sia necessario acquisire più atti di assenso resi da amministrazioni diverse dal Comune.

 

49. Come si coordina la disciplina della conferenza di servizi con l’istituzione della Commissione edilizia?

Nel caso in cui sia stata istituita la Commissione edilizia, ai sensi dell’art. 4, comma 2 del d.P.R. n. 380 del 2001, questa si esprime nella conferenza nei termini previsti dalla disciplina di cui agli articoli 14 e ss della legge n. 241 del 1990.

 

50. Come si coordina la disciplina della conferenza di servizi con il procedimento di adozione della variante urbanistica?

La disciplina della conferenza di servizi si coordina con l’art. 8, d.P.R. n. 160 del 2010, poiché l’adozione della variante urbanistica, come nella previgente normativa, avviene in sede di conferenza di servizi, che in questo caso si svolge in modalità sincrona (infatti, l’art. 8 prevede che la variante è adottata dalla conferenza di servizi convocata “in seduta pubblica”). Le successive fasi di consultazione pubblica e di approvazione della variante da parte del Consiglio comunale si svolgono al di fuori della conferenza di servizi.

 

51. Come si coordina la disciplina della conferenza di servizi con il procedimento per il rilascio (o il rinnovo) dell’AUA?

La disciplina della conferenza di servizi si coordina con l’art. 4 del d.P.R. n. 59 del 2013 in virtù del rinvio espresso all’articolo 7 del d.P.R. n. 160 del 2010, per cui il termine di 30 giorni, previsto dal comma 5 dell’art. 4 per l’integrazione documentale, può ritenersi superato dal termine indicato dagli articoli 14 e ss della legge n. 241 del 1990, che è di 15 giorni. In ragione dei rinvii alla legge n. 241 del 1990 e al d.P.R. n. 160 del 2010, la conferenza di servizi è indetta sia quando, ai sensi dell’art. 7, comma 3 del d.P.R. n. 160 del 2010, oltre all’AUA sono previsti altri atti di assenso o la presentazione di una SCIA, sia quando, nel caso di cui all’art. 4, comma 7, d.P.R. n. 59 del 2013, è previsto solo il rilascio (o il rinnovo) dell’AUA e siano necessari atti di assenso di competenza di amministrazioni diverse dall’autorità competente.

 

 

Ultimo aggiornamento: giovedì 17 maggio 2018