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Agenda per la semplificazione 2015 - 2017

L’AGENDA PER LA SEMPLIFICAZIONE

2015-2017

 

Documento completo con  gli  aggiornamenti finalizzati ad allineare le attività e le tempistiche dell’Agenda a quelle dei decreti attuativi della riforma (SCIA, modulistica, ricognizione dei procedimenti, conferenza di servizi, ecc.) approvati dal Comitato interistituzionale per la semplificazione.
(Presa d’atto della Conferenza Unificata del 21 luglio 2016)

 

Premessa

L’obiettivo generale

I settori chiave di intervento

Gli strumenti per l’implementazione

Il cronoprogramma (solo in formato grafico)

 

Premessa

 

La semplificazione è essenziale per recuperare il ritardo competitivo dell’Italia, liberare le risorse per tornare a crescere e restituire ai cittadini e alle imprese il tempo da dedicare a quello che conta.

Semplificare significa non costringere i cittadini e le imprese a complicazioni, file e attese estenuanti, che rappresentano un costo economico, umano e sociale insopportabile per l’Italia. Semplificare vuol dire assicurare tempi certi per chi vuole fare impresa e creare lavoro, restituendo alla collettività il tempo ingiustamente sottratto a causa delle complicazioni dell’amministrazione.

Solo così la pubblica amministrazione potrà recuperare la sua funzione di stimolo all’innovazione, di motore della crescita economica e del benessere dei cittadini. Per queste finalità la cittadinanza digitale è una leva essenziale.

Negli ultimi anni ci sono state molte semplificazioni annunciate, ma le norme introdotte sono spesso rimaste “lettera morta” perché è mancato il necessario impegno nell’attuazione.

La semplificazione non si misura sul numero delle norme introdotte o eliminate, ma sull’effettiva riduzione dei tempi e dei costi: le norme da sole non bastano, se non cambiano la vita dei cittadini.

Con l’Agenda per la semplificazione 2015- 2017, per la prima volta in Italia, il Governo, le Regioni, i Comuni, le Province e le Città Metropolitane assumono un comune impegno ad assicurare l’effettiva realizzazione degli obiettivi individuati. Solo una forte alleanza dei diversi livelli amministrativi può garantire il risultato, utilizzando tutti gli strumenti utili: innovazione tecnologica, amministrativa, organizzativa, normativa.

L’Agenda individua cinque settori strategici di intervento che rappresentano gli ambiti fondamentali della vita quotidiana di un cittadino e di una impresa: cittadinanza digitale; welfare e salute; fisco; edilizia e impresa. Attuare una efficace semplificazione in questi settori vuol dire contribuire in modo significativo ad innalzare la competitività dell’intero paese e migliorare, al contempo, la qualità della vita delle persone.

Per ciascun settore, l’Agenda individua azioni, responsabilità, scadenze e risultati attesi. Viene garantito il controllo del raggiungimento dei risultati che saranno resi accessibili on line, anche assicurando il coinvolgimento costante di cittadini e imprese nel monitoraggio della fase attuativa.

Il Consiglio dei Ministri e la Conferenza Unificata verificheranno e aggiorneranno periodicamente lo stato di avanzamento dell’Agenda.

 

L’obiettivo generale

Restituire il tempo a cittadini ed imprese in settori chiave per la qualità della vita e la crescita dell’economia.

 

 

I SETTORI CHIAVE DI INTERVENTO

 

1. LA CITTADINANZA DIGITALE

Cambia il rapporto tra cittadini e amministrazione partendo dal principio che i cittadini sono al centro dell’azione amministrativa, che essi godono di diritti di cittadinanza digitale e che a tutela e garanzia del loro godimento sono previsti strumenti adeguati.

Chiunque deve attendersi dalla pubblica amministrazione – Stato, Regioni ed autonomie locali – un livello minimo in termini qualità, accessibilità e disponibilità di servizi online, accessibilità e riusabilità dei dati in formato aperto, alfabetizzazione digitale e partecipazione con modalità telematiche ai processi di decisione delle amministrazioni pubbliche.

La cittadinanza digitale sposta il focus sul potenziale di creazione di nuovi servizi e di nuove modalità di interazione, rendendo disponibili strumenti – quali ad esempio l’identità digitale o l’anagrafe unica – in grado di abilitare la semplificazione di innumerevoli adempimenti e realizzare progressivamente il principio del “digital by default”, in base al quale i servizi devono essere progettati ed erogati in primo luogo in forma digitale.

 

OBIETTIVO

Assicurare l’erogazione online di un numero crescente di servizi e l’accesso alle comunicazioni di interesse dei singoli cittadini (e imprese) direttamente via internet, con tablet o smartphone.

 

 

AZIONI

 

1.1.Diffusione del sistema pubblico di identità digitale (SPID)

Il sistema pubblico di identità digitale, previsto dall’articolo 17-ter del decreto-legge 21 giugno 2013, n.69 (che ha modificato l’art.64 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82), consente l’accesso in sicurezza a tutti i siti web – pubblica amministrazione e privati – che erogano servizi online (es: INPS, Agenzia delle entrate, Comuni, Scuole, ASL, Banche, etc.). È il primo pilastro sul quale basare l’accessibilità online ai servizi ed alle comunicazioni di interesse di ciascun cittadino.

Attualmente ogni servizio online prevede un sistema di credenziali (PIN, password, etc.) e il cittadino deve autenticarsi utilizzando le specifiche procedure previste da ogni ente. Con il sistema pubblico di identità digitale, sarà possibile accedere a qualunque servizio con un solo PIN, universalmente accettato e quindi il cittadino potrà autenticarsi una sola volta presso uno dei gestori di identità digitali ed utilizzare tale autenticazione con qualunque erogatore di servizi online, pubblico e privato (italiano e dell’Unione europea).

La gestione di un’unica identità riduce i tempi di attivazione e di utilizzo sia dal lato dell’utente che da quello dell’amministrazione ed aumenta la sicurezza per una corretta gestione dei propri dati personali che saranno detenuti dai fornitori di identità abilitati e non da qualsiasi erogatore di servizi.

L’attivazione di SPID sarà realizzata in due fasi: la prima vedrà coinvolto, a partire da aprile 2015, un pool di amministrazioni e di erogatori di servizi di identità, ed a partire da tale data i cittadini potranno richiedere una identità digitale con le caratteristiche appena descritte. Il sistema sarà progressivamente esteso alle altre pubbliche amministrazioni nel corso dei successivi 18 mesi.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Prima fase: aprile 2015

Diffusione: dicembre 2017

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE AGID


ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Nella fase di avvio sono coinvolte in qualità di service provider, Inps, Inail, Agenzia delle entrate, Regioni (Emilia Romagna, Friuli V.G., Liguria, Marche, Piemonte e Toscana), Comuni (Firenze, Lecce; Milano), oltre a 8 istituti bancari

 RISULTATO ATTESO

3 milioni di utenti con un’identità digitale: settembre 2015

10 miliOni di utenti: dicembre 2017

  

1.2.Completamento dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR)

Il completamentodell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), prevista dall'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 (che ha modificato l’articolo 62 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82) e successivamente regolamentata con DPCM 23 agosto 2013, n.109, costituisce il secondo pilastro della nuova architettura dei servizi e delle comunicazioni on line. Un’unica anagrafe che sostituisce le oltre 8.100 attualmente esistenti consente di semplificare tutti gli adempimenti a carico dei Comuni per l’aggiornamento delle informazioni anagrafiche nei confronti degli enti centrali, eliminare gli adempimenti a carico dei cittadini in caso di variazione dei dati anagrafici e di stato civile.Le operazioni di aggiornamento degli archivi comunali avverranno automaticamente e saranno rese disponibili a tutte le amministrazioni. Per i piccoli comuni, la piattaforma ANPR potrà erogare direttamente i servizi di anagrafe e di stato civile.

L’Anagrafe unica integrerà le informazioni sul “domicilio digitale del cittadino”, ovvero l’indirizzo di posta elettronica certificata che il cittadino ha facoltà di indicare quale esclusivo mezzo di comunicazione con la pubblica amministrazione. Essa consentirà il censimento permanente della popolazione.

Inoltre ANPR consentirà di verificare gli indirizzi tramite l’interrogazione, in tempo reale, delle informazioni sugli stradari e sui numeri civici certificati dai Comuni all’interno dell’Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici (ANSC) - archivio informatizzato costituito dall’Agenzia delle Entrate e l’Istat - i cui dati sono già stati certificati dai circa 7.500 Comuni al di sotto dei 20.000 abitanti ed utilizzati proficuamente dall’Istat, in occasione del censimento 2011.

I dati, ulteriormente validati dai Comuni, costituiranno la base di partenza per la realizzazione dell’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (ANNCSU), i cui contenuti saranno stabiliti da un emanando DPCM, ed entro il 2016, saranno disponibili all’interno dell’ANPR dati toponomastici aggiornati e validati per tutti i Comuni Italiani.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Completamento e messa a regime Anagrafe: dicembre 2015

Integrazione con ANSC: dicembre 2016:

     

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero dell’Interno

           

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

AGID, DFP, Comuni, Istat, Anci, Agenzia delle Entrate (per ANSC)

           

RISULTATO ATTESO

Eliminazione di tutte le comunicazioni verso la pubblica amministrazione relative alla variazione dei dati anagrafici e di stato civile ed integrazione delle banche dati anagrafiche; con conseguente riduzione dei tempi e dei costi per gli utenti e risparmi di risorse per le amministrazioni.

 

 

1.3.Informatizzazione del processo civile e penale

L’azione di semplificazione e innovazione della giustizia civile, proseguendo nel solco avviato dal Ministero della Giustizia con la diffusione del processo civile telematico, avviato con l’articolo 51 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 e proseguito con l’art.16 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, ha tra le sue priorità il completamento del processo civile telematico obbligatorio, l'avvio della digitalizzazione avanzata anche del processo penale e l’ informatizzazione degli uffici del giudice di pace. Rilevanti sono l’estensione del fascicolo telematico, liberamente consultabile dalle parti e dagli avvocati on line, 24 ore su 24, tramite il Portale dei servizi telematici (raggiungibile al linkhttp://pst.giustizia.it/PST/), integrato con il sistema dei pagamenti telematici, e comunicazioni on line agli indirizzi PEC dei destinatari. Completano il quadro: gli Sportelli URP e di prossimità per il rilascio di informazioni di orientamento o di certificati on line; le banche dati interoperabili per la consultazione delle informazioni in materia civile e penale e la costituzione gli uffici per il processo.

L’azione sarà realizzata nelle seguenti fasi:

  1. estensione obbligatorietà del processo civile telematico per tutte le fasi processuali; estensione obbligatorietà processo civile telematico obbligatorio per le corti di Appello; diffusione del sistema di ricerca telematica dei beni nelle esecuzioni; completamento della diffusione dei registri informatici per il penale, avvio dell’unificazione dei sistemi di gestione documentale penale; diffusione delle notifiche penali telematiche; diffusione degli sportelli per utenza negli uffici;
  2. completamento processo civile telematico in corte di appello; completamento dei sistemi informatici penali e del processo penale telematico completo di sistema interoperabile di fascicolo telematico, comunicazioni;
  3. sviluppo dei sistemi del processo civile telematico e del processo penale telematico.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Prima fase: dicembre 2015

Seconda fase: dicembre 2016

Terza fase : dicembre 2016

       

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero della Giustizia

 

RISULTATO ATTESO

Riduzione dei tempi della giustizia, procedure del processo più veloci, riduzione dell’arretrato, trasparenza delle informazioni per cittadini imprese ed eliminazione delle distanze geografiche per l’accesso al processo.

 

  

1.4. Informatizzazione del processo amministrativo

Implementazione della digitalizzazione con sperimentazione, graduale applicazione e aggiornamento del processo amministrativo telematico.

Utilizzo, con accesso riservato, di portali dedicati al personale amministrativo, ai magistrati ed agli avvocati.

Linee di intervento:

  1. formazione e gestione del fascicolo processuale, nonché comunicazioni e notificazioni con modalità automatizzate, anche mediante PEC;
  2. deposito degli atti di parte, svolgimento della trattazione degli affari in formato automatizzato;
  3. firma digitale per gli atti ed i provvedimenti del giudice, dei suoi ausiliari, del personale degli uffici giudiziari e delle parti.
  4. visualizzazione ed estrazione di copia, in formato digitale, degli atti, dei documenti di parte;
  5. pubblicazione, visualizzazione, estrazione di copia, in formato digitale, dei provvedimenti giurisdizionali;
  6. pagamento del contributo unificato con modalità telematiche.

 

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Prima fase: gennaio 2015

Seconda fase: giugno 2015

Terza fase: dicembre 2016

 

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Presidenza del Consiglio dei Ministri

 

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Segretariato della giustizia amministrativa

 

RISULTATO ATTESO

Maggiore efficienza del processo amministrativo

Riduzione dei tempi e dei costi

Migliore impiego del personale amministrativo

Trasparenza delle informazioni per cittadini ed imprese

Eliminazione delle distanze geografiche per l’accesso al processo.

 

 

1.5.Diffusione dei pagamenti elettronici

Cittadini ed imprese devono poter effettuare pagamenti di multe, tributi, rette scolastiche, bollette, ecc. in modalità elettronica a favore delle amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi, ai sensi di quanto stabilito dall’articolo 15 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n.179 (che ha modificato l’art.5 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82).

Sono tenute ad accettare pagamenti elettronici tutte le pubbliche amministrazioni, nonché le società interamente partecipate da enti pubblici o con prevalente capitale pubblico inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, così come individuate dall’ISTAT.

Il sistema di integrazione tra banche e PA è attivo – Nodo dei pagamenti – ed è stato realizzato da AGID e Banca d’Italia ed è gratuitamente disponibile per tutte le PA.

Il Nodo dei pagamenti consente l'esecuzione di operazioni elettroniche di pagamento a beneficio delle amministrazioni attraverso il codice Iuv (Codice Identificativo univoco del versamento). Il Nodo dei pagamenti verifica la consistenza di quanto dovuto dal cittadino, garantisce la bontà dell'Iban e la sua riconducibilità all'amministrazione beneficiaria.

Anche l'amministrazione ha evidenti benefici: grazie all'uniformità delle informazioni veicolate dal Nodo, può eseguire una riconciliazione automatica e analitica degli incassi ricevuti, con conseguente riduzione di contestazioni, reclami e contenziosi.
Infine, il sistema elimina gli oneri per l'attività di riscossione.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Dicembre 2016

 AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE :AGID

 RISULTATO ATTESO

Attivazione dei pagamenti elettronici da parte di tutte le Pubbliche Amministrazioni Centrali e Locali.

 

1.6.Tempi medi dei pagamenti e dati di bilancio on line

Al fine di rendere effettive le misure già adottate dal decreto legislativo n. 33 del 2013 per la tempestività dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, l’azione consiste nella definizione delle modalità di pubblicazione dei dati sui tempi medi di pagamento, consentendo il controllo delle imprese e dei cittadini. Allo stesso scopo, saranno definite le modalità di pubblicazione dei dati di bilancio, consentendo tra l’altro la verifica delle risorse destinate al pagamento dei debiti delle amministrazioni.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Gennaio 2015

 

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione

 ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Tutte

 

RISULTATO ATTESO

Definizione, con il decreto previsto dall’art. 11 del d. lgs. n. 33 del 2013 come modificato dall’articolo 29 del d.l. n. 66 del 2014, degli schemi e delle modalità di pubblicazione su internet dei dati relativi alle entrate e alla spesa delle pubbliche amministrazione e dell’indicatore di tempestività dei pagamenti

  

1.7.Messa a regime della marca da bollo digitale

Dematerializzazione della marca da bollo e suo utilizzo quando richiesta per ottenere servizi online messi a disposizione sul web dalle PA o per atti inoltrati attraverso canali telematici (PEC, upload, ecc). Il bollo è un’imposta legata alla formazione dell’atto che viene versata dal cittadino ed il suo versamento viene attualmente riscontrato dalla PA destinataria dell’atto.

La sua versione digitale prevede che le PA si interconnettano al Nodo dei pagamenti e dispongano di un software – gratuitamente messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate – in grado di verificare l’apposizione della marca da bollo digitale sugli atti, mentre i cittadini potranno acquistare le marche da bollo direttamente via Internet dai prestatori di servizi di pagamento (banche, istituti di moneta elettronica, Poste italiane spa e istituti di pagamento) convenzionati con l’Agenzia delle entrate.

Tale servizio elimina uno dei principali vincoli alla completa dematerializzazione delle comunicazioni di documenti elettronici, rendendo completamente transattivi i servizi che prevedono anche il pagamento del bollo.

Entro il primo semestre 2015 sarà completata la fase pilota, che vedrà coinvolti un numero ridotto di amministrazione e prestatori di servizi di pagamento.

Nei successivi 18 mesi il sistema sarà esteso alle altre amministrazioni.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Fase pilota: dicembre 2015

Messa a regime: dicembre 2016

 

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Agenzia delle entrate e AGID

 

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

PSP (prestatori servizi di pagamento) e Pubbliche Amministrazioni

 

RISULTATO ATTESO

Dematerializzazione della marca da bollo disponibile presso:

▪           le PA centrali e le Regioni entro dicembre 2015;

▪           il 50% dei Comuni entro il dicembre 2016;

▪           il 90% dei Comuni entro il dicembre 2017.

 

 

 

2. IL WELFARE E LA SALUTE

 

Assicurare l’accesso ai referti on line o “sotto casa” presso le farmacie e la prenotazione delle prestazioni per via telematica o per telefono significa eliminare file inutili e notevoli perdite di tempo per milioni di italiani (da verificare con Regioni e Ministero della Salute).

Inoltre, per ridurre al minimo gli adempimenti burocratici che complicano la vita alle persone con disabilità ed a coloro che versano in situazioni di fragilità è indispensabile semplificare l’accesso ai servizi e ai benefici. Per questo sono previste azioni di semplificazione di immediato impatto sulla vita quotidiana delle persone con disabilità nella prospettiva più generale della necessaria revisione e semplificazione del sistema di accesso e del riconoscimento e della certificazione della condizione di disabilità ed invalidità, già individuata dal Programma d’azione in materia di disabilità.

 

OBIETTIVO

Semplificare l’accesso ai servizi sanitari per i cittadini e la fruizione dei benefici delle persone con disabilità

RISULTATI ATTESI

Ridurre i tempi e i costi per i cittadini.

 

 

AZIONI

 2.1. Riduzione dei tempi per il riconoscimento dell’invalidità/disabilità

L’azione prevede la riduzione dei tempi dei procedimenti per il riconoscimento dell’invalidità/disabilità che coinvolgono sia l’INPS, che le aziende sanitarie con obiettivi di miglioramento da realizzare nell’arco di tre anni. I tempi saranno resi disponibili sui siti internet istituzionali.

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Dicembre 2017

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero del lavoro, Regioni e INPS

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Ministero della Salute, DFP

RISULTATO ATTESO

Riduzione dei tempi medi di attesa

  

2.2. Eliminazione delle duplicazioni nella richiesta di certificazioni sanitarie per l’accesso ai benefici per le persone con disabilità

Le persone con disabilità sono spesso costrette a duplicazioni nella presentazione delle certificazioni sanitarie per accedere a diversi benefici presso amministrazioni diverse (agevolazioni fiscali, permesso auto etc.). L’azione prevede l’eliminazione delle duplicazioni: il verbale definitivo di invalidità/disabilità sostituirà le diverse certificazioni attualmente richieste. La riduzione delle certificazioni verrà perseguita anche attraverso lo sviluppo dell’acquisizione dei dati per via telematica.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Dicembre 2015

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero del Lavoro e INPS

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Ministero dell’economia e delle finanze; agenzia delle Entrate; Ministero della Salute; Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Regioni e Comuni, DFP

RISULTATO ATTESO

Riduzione dei costi e dei tempi

  

2.3. Accesso multicanale alle prenotazioni sanitarie e accesso on line ai referti sanitari

L’azione prevede, in coerenza con quanto stabilito dal Patto per la Salute, di assicurare progressivamente su tutto il territorio nazionale:

  1. la prenotazione delle prestazioni sanitarie per telefono, on-line o in farmacia attraverso i CUP;
  2. l’accesso on line o in farmacia ai referti sanitari, compresi quelli relativi alla diagnostica per immagini.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Le azioni verranno realizzate da tutte le Regioni, al massimo, entro i termini che seguono:

▪           Prenotazione prestazioni sanitarie: dicembre 2016;

▪           Accesso alla diagnostica per immagini: dicembre 2016 e dicembre 2017 .

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero della salute e Regioni

RISULTATO ATTESO

  1. Accesso multicanale alle prenotazioni in tutte le Regioni
  2. Accesso on line ai referti in tutte le Regioni

 

3. IL FISCO

Cittadini e imprese considerano gli adempimenti fiscali molto gravosi e, d’altra parte, il sistema fiscale si presenta assai complesso. Il decreto legislativo contenente disposizioni in materia di semplificazioni fiscali, in attuazione dell’articolo 7 della delega di cui alla legge n. 23 dell’11 marzo 2014, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri contiene, tra l’altro, l’introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata per lavoratori dipendenti e pensionati e numerose misure di semplificazione e snellimento di adempimenti per le persone fisiche, per le società e per i rimborsi fiscali. Semplificare, per cittadini e imprese, significa prioritariamente ridurre i tempi e i costi amministrativi necessari per rispettare gli obblighi fiscali (dichiarazioni, comunicazioni, calcolo e versamento delle imposte etc.). Le linee di azione puntano a facilitare tutti gli adempimenti, ad introdurre nuove e più sistematiche forme di colloquio tra gli utenti – cittadini e imprese - e il fisco, anche nella delicata fase del controllo, ad offrire nuovi servizi e adempimenti on line, a rendere trasparenti e disponibili on line dati e informazioni di imprese e cittadini. È un approccio nuovo, che cambia la filosofia del rapporto tra amministrazione e imprese, basato sulla trasparenza e sulla fiducia reciproca. La predisposizione della dichiarazione precompilata, la dichiarazione di successione telematica e la semplificazione delle procedure catastali rappresentano attuazione degli impegni per la semplificazione degli adempimenti. Con riferimento alle imprese, la semplificazione riguarda anche il diverso approccio nei confronti dell’attività di controllo, che sarà basata maggiormente sul contradditorio e sul raggiungimento di più elevati livelli di compliance.

OBIETTIVO

Ridurre i tempi e i costi amministrativi derivanti dagli adempimenti fiscali.

 

AZIONI

 

3.1. Un’unica tassa sulla casa

Verrà introdotta un’unica tassa locale sulla casa, semplice da calcolare e da pagare, al posto dei diversi adempimenti attualmente necessari.

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Dicembre 2015

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero dell’economia e delle finanze, ANCI e Comuni

RISULTATO ATTESO

Riduzione dei tempi e dei costi amministrativi derivanti dagli adempimenti fiscali sulla casa

 

3.2. Messa a regime della dichiarazione dei redditi precompilata per lavoratori dipendenti e pensionati

A partire dalla dichiarazione dei redditi relativi all’anno 2014, lavoratori dipendenti e pensionati potranno accedere direttamente on line (o attraverso i CAF e i professionisti) alla propria dichiarazione dei redditi precompilata dall’Agenzia delle entrate, prevista dal decreto legislativo sulla semplificazione fiscale. Per il primo anno di attuazione, la dichiarazione precompilata conterrà i dati degli oneri deducibili e detraibili per i quali è già prevista una trasmissione telematica dei dati all’Agenzia.

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Aprile 2015

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero dell’economia e delle finanze, Agenzia delle entrate

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE  INPS

RISULTATO ATTESO

Dichiarazioni dei redditi precompilate per tutti i lavoratori dipendenti e pensionati

  

3.3. Completamento della dichiarazione dei redditi precompilata con i dati relativi alle spese sanitarie

A partire dalla dichiarazione dei redditi relativi all’anno 2015, la dichiarazione dei redditi precompilata conterrà anche i dati relativi alle spese sanitarie raccolti tramite la tessera sanitaria

 
 TEMPI DI REALIZZAZIONE

Disponibilità on line dichiarazioni precompilate dal 15 aprile 2016

Presentazione dichiarazione della dichiarazione precompilata entro il 7 luglio 2016

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero dell’economia e delle finanze, Agenzia delle entrate

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

INPS, Ministero della salute

           

 RISULTATO ATTESO

Dichiarazioni precompilate con l’indicazione delle spese sanitarie rientranti nel sistema di tessera sanitaria (con esclusione delle situazioni caratterizzate da eccezionalità)

 

3.4. Presentazione telematica della dichiarazione di successione e delle domande di voltura catastale

La presentazione telematica della dichiarazione di successione consente di ridurre notevolmente l’onere dell’adempimento per il contribuente rispetto ad oggi. Infatti con un solo adempimento si potrà presentare la denuncia di successione e inoltrare contestualmente la domanda di voltura catastali e di trascrizione.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Avvio della sperimentazione: dicembre 2015

Progressiva estensione: dicembre 2016

Completamento attività: dicembre 2017

 AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Agenzia delle entrate

 RISULTATO ATTESO

Trasmissione telematica delle nuove dichiarazioni di successione con conseguente riduzione degli oneri e dei tempi necessari per l’adempimento tributario

 

3.5. Semplificazione e razionalizzazione delle comunicazioni tra fisco e contribuenti; riduzione e riorganizzazione degli adempimenti

Presupposto per una più fluida interazione tra fisco cittadini e imprese è lo sviluppo di un maggior numero di servizi su canale telematico e il potenziamento delle relative funzionalità.

  1. Il portale di accesso ai Servizi telematici sarà riorganizzato prevedendo una semplificazione e razionalizzazione dei servizi e la disponibilità di maggiori informazioni, dati e comunicazioni su cassetto fiscale.
  2. Riduzione del numero di comunicazioni. Nei casi in cui sulla base dei controlli venga riconosciuto un maggior credito non verranno più inviate le comunicazioni, ma il credito verrà riconosciuto automaticamente senza ulteriori adempimenti per il contribuente e la comunicazione verrà pubblicata sul cassetto fiscale.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Avvio sperimentazione: dicembre 2015

Messa a regime: dicembre 2017

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Agenzia delle entrate

RISULTATO ATTESO

▪           Incremento dei servizi disponibili sul portale dei servizi telematici con conseguente riduzione dei tempi richiesti per gli adempimenti fiscali. Disponibilità di maggiori informazioni online.

▪           Riduzione dei costi amministrativi legati all’accesso del contribuente agli sportelli e all’invio di comunicazioni.

 

3.6. Il controllo fiscale incontra il contribuente

L’azione prevede l’evoluzione dell’attività di controllo verso un modello che favorisca la compliance e superi il tradizionale schema di contrapposizione controllore e controllato.

Gli assi portanti finalizzati a riorientare la relazione con i contribuenti sono:

  1. rafforzamento del contraddittorio, che diventa fisiologico confronto tra le parti per la corretta individuazione degli obblighi fiscali;
  2. previsione del colloquio a distanza (web, video, voip, audio, e-mail, etc.) come naturale modalità di interlocuzione con il contribuente.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Sperimentazione su alcune Direzioni provinciali: dicembre 2015

Messa a regime: dicembre 2017

 AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Agenzia delle entrate

RISULTATO ATTESO

Nuova modalità di accesso dei contribuenti e dei professionisti al procedimento tributario

 

3.7. Verifica delle misure di semplificazione già adottate e progressiva estensione di ulteriori misure all’intera organizzazione

Semplificare è un processo di miglioramento in continua evoluzione.

L’azione consiste:

  1. in un costante monitoraggio delle iniziative intraprese;
  2. nell’individuazione di ulteriori ambiti di semplificazione per conseguire (attraverso misure organizzative, tecnologiche, amministrative e normative) una drastica riduzione dei tempi di erogazione e per migliorarne l’accessibilità.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Dicembre 2017

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Agenzia delle entrate

RISULTATO ATTESO

Riduzione dei tempi e dei costi

 

3.8. Catalogazione e schematizzazione delle delibere comunali

L’esecuzione degli adempimenti posti a carico dei cittadini potrà essere semplificata tramite:

  1. la schematizzazione e standardizzazione delle differenti tipologie di delibere relative alle addizionali;
  2. la pubblicazione on line di tutte le delibere comunali.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Dicembre 2016

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero dell’economia e delle finanze, ANCI

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Agenzia delle Entrate

RISULTATO ATTESO

Classificazione e pubblicazione on line di tutte le delibere comunali

 

3.9. Evoluzione delle procedure di aggiornamento delle banche dati catastali tramite canale telematico

Gli atti di aggiornamento relativi al catasto terreni e al catasto edilizio urbano sono effettuati dagli intestatari catastali per il tramite di professionisti abilitati attraverso il canale telematico (la percentuale di utilizzo è pari a circa il 75 per cento).

Al fine di favorire le semplificazioni procedurali ed organizzative connesse agli atti di aggiornamento delle banche dati catastali, potrà essere prevista l’obbligatorietà dell’utilizzo del canale telematico, anche in attuazione di quanto previsto dall’art. 63, comma 3-bis, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il codice dell’amministrazione digitale.

Attualmente per aggiornare i dati del catasto edilizio urbano i tecnici devono aggiornare autonomamente alcuni pacchetti di servizio (es. stradari, tariffe, etc.) scaricandoli dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Per semplificare il servizio è previsto che i pacchetti possano essere consultati, nella versione aggiornata, direttamente al momento della predisposizione dell’atto telematico di aggiornamento.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Obbligatorietà della trasmissione telematica degli atti di aggiornamento: dicembre 2015

Rilascio in esercizio della procedura per l’accesso ai pacchetti di servizio: dicembre 2016

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Agenzia delle Entrate

RISULTATO ATTESO

Semplificazione nell’utilizzo delle procedure di trasmissione telematica degli atti di aggiornamento catastale e trasmissione obbligatoria tramite canale telematico degli stessi.

  

4. L’EDILIZIA

L’edilizia è un settore particolarmente critico: l’Italia è al 112° posto della graduatoria Doing Business della Banca Mondiale. I cittadini e le imprese segnalano le seguenti complicazioni: 1) tempi lunghi e costi burocratici eccessivi per il rilascio dei titoli abilitativi; 2) un numero eccessivo di amministrazioni a cui rivolgersi; 3) differenziazione delle procedure tra un Comune e l’altro e incertezza sugli adempimenti. Il dipartimento della Funzione Pubblica ha stimato costi burocratici[*] in edilizia pari a 4,4 miliardi di euro all’ anno e un tempo medio di rilascio del permesso di costruire di 175 giorni.

Ridurre i tempi e i costi, assicurare un interlocutore unico per cittadini e imprese, standardizzare i moduli e gli adempimenti è essenziale per agevolare la ripresa di un settore fortemente colpito dalla crisi.

Per queste finalità le azioni che seguono agiscono sulle seguenti leve: 1) impegno per l’effettiva attuazione delle numerose semplificazioni adottate in materia edilizia, che spesso negli ultimi anni sono rimaste “sulla carta” (ad es. lo sportello unico per l’ edilizia, le misure di semplificazione del decreti “del fare”) e per implementare lo “sblocca italia”[†]; 2) adozione della modulistica unica semplificata e digitalizzazione delle procedure; 3) predisposizione e attuazione di nuovi interventi di semplificazione per ridurre i tempi a partire dall’autorizzazione paesaggistica per i piccoli interventi (prevista dai decreti “artbonus” e “sbloccaitalia”).

Il complesso delle azioni descritte converge sulla necessità di mettere finalmente “sotto controllo” e ridurre costi e tempi dei procedimenti, con il supporto di un’attività sistematica di misurazione e verifica.

OBIETTIVO

Ridurre tempi e costi delle procedure edilizie e assicurare la certezza degli adempimenti per cittadini e imprese.

RISULTATO ATTESO

Riduzione di almeno il 20% dei costi e dei tempi per ottenere i titoli abilitativi necessari all’attività edilizia entro il 2017.

  

AZIONI

 4.1. Modelli unici semplificati ed istruzioni standardizzate

L’azione prevede la sostituzione degli oltre 8000 moduli (almeno uno per Comune) utilizzati per la presentazione delle pratiche edilizie con un unico modulo (da adeguare, dove necessario, alle specificità regionali), al fine di agevolare l´informatizzazione delle procedure e la trasparenza nei confronti di cittadini e imprese. Con l’accordo siglato il 12 giugno 2014 tra Governo, Regioni ed Enti Locali in Conferenza Unificata, sulla base dell’intensa attività svolta dal tavolo per la semplificazione, sono stati già approvati i moduli unificati e semplificati per la presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) edilizia e la richiesta del permesso di costruire.

L’azione prevede:

  1. la predisposizione dei modelli per la presentazione della comunicazione di inizio lavori per interventi in edilizia libera, della agibilità , della “SuperDia” e delle specifiche tecniche per la gestione telematica dei modelli unici
  2. la predisposizione       delle istruzioni per l’uso       dei modelli che forniscono una guida per cittadini e imprese;
  3. l’adozione dei moduli semplificati (compresi quelli già predisposti per la SCIA e il permesso di costruire) da parte delle Regioni e dei Comuni;

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Predisposizione modulo edilizia libera: gennaio 2015

Predisposizione modulo super DIA: maggio 2015

Predisposizione specifiche tecniche: luglio 2015

Adattamento modulistica unificata alle specificità regionali: dicembre 2015

Completamento modulistica (agibilità, comunicazioni di inizio e fine lavori, ecc.), specifiche tecniche e adattamento alle specificità regionali: giugno 2016

Adozione di tutti modelli unici e delle istruzioni: dicembre 2016

 AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

DFP, Regioni, Comuni e AGID

RISULTATO ATTESO

Adozione dei modelli unici, delle specifiche di interoperabilità dei sistemi e delle istruzioni in tutte le Regioni e in tutti i Comuni

 

4.2. Operatività dello sportello unico per l’edilizia per ridurre i tempi e gli adempimenti

Per rispondere alla domanda di un unico interlocutore a cui rivolgersi, è essenziale garantire effettività allo sportello unico per l’edilizia (SUE) da tempo previsto dalle legge (DPR. n. 380 del 2001), che in molti casi è solo una “targa” che indica l’ufficio comunale competente al rilascio dei titoli edilizi, mentre il cittadino o l’impresa spesso sono ancora costretti a richiedere pareri, nulla osta a tante amministrazioni diverse.

L’azione prevede:

  1. la promozione di iniziative di sostegno, affiancamento formativo degli operatori e coinvolgimento degli enti terzi;
  1. la promozione del coordinamento tra le amministrazioni che intervengono nel procedimento unico;
  1. il monitoraggio partecipato sul reale funzionamento del SUE e sul rispetto dei tempi di conclusione dei procedimenti;
  2. I’adozione delle misure necessarie a rimuovere gli ostacoli alla operatività del SUE.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Affiancamento formativo e primo monitoraggio: dicembre 2015

Interventi correttivi e secondo monitoraggio: dicembre 2016

 AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

DFP, Regioni e Comuni

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Vigili del fuoco, ASL e altre amministrazioni responsabili per il rilascio di pareri e nulla osta.

 RISULTATO ATTESO

Operatività dello sportello unico su tutto il territorio nazionale

 

4.3. Semplificazione dell’autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità

Cittadini e imprese segnalano lunghi tempi per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche per piccoli interventi, che costituiscono il 75% delle autorizzazioni rilasciate.

L’azione prevede:

  1. l’adozione del regolamento di semplificazione per gli interventi di lieve entità (in attuazione dei decreti “art bonus” e “Sbloccaitalia”)[‡] che dovrà disciplinare anche l’eliminazione dell’autorizzazione per alcuni interventi “minimi”;
  2. il sostegno e il monitoraggio dell’attuazione del regolamento e del rispetto dei termini di conclusione del procedimento.

 TEMPI DI REALIZZAZIONE

Predisposizione regolamento: marzo 2015

Monitoraggio termini di conclusione: dicembre 2016

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE: DFP, Regioni

RISULTATO ATTESO

Autorizzazioni di lieve entità rilasciate nei termini

 

4.4. Verifica delle misure già adottate in edilizia e semplificazione delle procedure preliminari

Negli ultimi anni sono stati adottati numerosi interventi normativi di semplificazione in materia edilizia[§], eppure i tempi di rilascio dei titoli abilitativi restano lunghi e incerti. Diverse semplificazioni sono rimaste inapplicate o si sono rivelate inefficaci.

L’azione prevede:

  1. un’attività di promozione e verifica sistematica di un set di semplificazioni già adottate in materia edilizia in modo da individuare i correttivi da introdurre;
  2. la semplificazione delle procedure per acquisire pareri, nulla osta e autorizzazioni preliminari al rilascio dei titoli abilitativi edilizi (individuate nella scheda di dettaglio) per conseguire una drastica riduzione dei tempi e dei costi.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Promozione e verifica degli interventi di semplificazione: dicembre 2015

Semplificazione delle procedure preliminari: dicembre 2016

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

DFP, Regioni, Comuni, MIT

RISULTATO ATTESO

Riduzione dei tempi e dei costi

 

4.5. Pianificazione procedure edilizie on line

La modulistica standardizzata e le specifiche tecniche per la gestione telematica delle procedure ne favoriscono la piena digitalizzazione. È prevista la pianificazione (tenendo conto delle buone pratiche, dei sistemi già operativi e delle opportunità di riuso) delle attività necessarie a diffondere e rendere efficaci, su tutto il territorio nazionale e presso gli enti statali coinvolti nel procedimento edilizio, i sistemi di compilazione onlinedi istanze, segnalazioni e comunicazioni.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Predisposizione piano: marzo 2015

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Regioni, ANCI, AGID, DFP

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Altre amministrazioni pubbliche

RISULTATO ATTESO

Operatività dei sistemi di compilazione on line su tutto il territorio nazionale

  

4.6. Regolamento edilizio unico

L’elevata differenziazione delle procedure edilizie tra un comune e l’altro è causata anche dalle diverse normative tecniche contenute negli oltre 8000 regolamenti edilizi esistenti. 

L’azione prevede, in coerenza con le previsioni dello “Sblocca Italia”: 1) l’individuazione delle metodologie di lavoro, di ricognizione della normativa vigente e delle modalità di coinvolgimento delle amministrazioni e dei soggetti interessati (associazioni di categoria, ordini professionali, ecc.); 2) la predisposizione di uno schema tipo di regolamento edilizio che vada a sostituire i regolamenti edilizi ora in vigore, semplificando e uniformando le procedure edilizie.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Individuazione delle metodologie di lavoro, ricognizione e coinvolgimento: febbraio 2015

Predisposizione dello schema tipo di regolamento edilizio: novembre 2015

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

MIT, DFP, Regioni e ANCI

 RISULTATO ATTESO

Adozione del regolamento edilizio tipo

 

5. L’IMPRESA

I tempi lunghi e incerti, l’eccesso dei costi e la numerosità degli adempimenti continuano a rappresentare un ostacolo fondamentale per chi vuole “fare impresa”. Negli anni si sono susseguiti annunci e interventi normativi, che non hanno affrontato efficacemente questo problema cruciale per la crescita e lo sviluppo del paese. Le azioni descritte di seguito fanno leva sull’impegno condiviso per dare piena attuazione alle misure di semplificazione della legge 7 agosto 2015, n. 124 “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” con particolare riferimento a:

a)       il taglio dei tempi  delle autorizzazioni con la nuova Conferenza dei servizi;

b)      l’attuazione  delle previsioni dell’articolo 5 della Legge Madia: ricognizione dei procedimenti, semplificazione e standardizzazione della modulistica, disposizioni in materia di SCIA.

Per promuovere e realizzare questi obiettivi verrà creata una apposita “Task-force”, nell’ambito del Tavolo tecnico per la semplificazione, e verranno pianificate e realizzate le necessarie attività di sostegno (Help desk per amministrazioni e imprese e loro associazioni, linee guida, affiancamento formativo) e verifica sull’attuazione.

Il complesso delle azioni descritte, converge sulla necessità di mettere finalmente “sotto controllo” e ridurre costi e tempi dei procedimenti, con il supporto di un’attività sistematica di misurazione e verifica.

OBIETTIVO

Ridurre tempi e costi per l’avvio e l’esercizio delle attività di impresa e assicurare la certezza degli adempimenti.

RISULTATO ATTESO

Riduzione di almeno il 20% dei costi e dei tempi entro il 2017.

 

AZIONI

5.1. Modulistica SUAP semplificata e standardizzata e linee guida per agevolare le imprese

La standardizzazione e semplificazione della modulistica per l’avvio dell’attività d’impresa sono  indispensabili per agevolare l´informatizzazione delle procedure e la trasparenza nei confronti di cittadini e imprese. Nella logica della digitalizzazione delle istanze e delle segnalazioni,  la modulistica  non sarà più concepita nella forma tradizionale cartacea, ma  come standardizzazione  e semplificazione  delle informazioni richieste. Sulla base della ricognizione dei procedimenti (azione 5.4) e in attuazione delle disposizioni dell’art. 24 del decreto legge n.90 del 2014, che prevede l’adozione previa intesa in conferenza unificata dei moduli semplificati e standardizzati per la presentazione di istanze, segnalazioni e altre dichiarazioni, l’azione prevede:

1.      Individuazione, per tipologia di procedimento, delle informazioni standard;

2.      Predisposizione dell’elenco delle informazioni che le amministrazioni non possono chiedere;

3.      predisposizione di percorsi guidati per la compilazione della modulistica online, che agevolino le imprese nella presentazione di istanze, segnalazioni e comunicazioni al SUAP.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Giugno 2016

TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE NUOVE ATTIVITA’ IN ATTUAZIONE DELLA RIFORMA

Predisposizione delle informazioni standard per le procedure più rilevanti: dicembre 2016 

Prosecuzione delle attività di semplificazione e standardizzazione: dicembre 2017

Verifica dell’utilizzo della modulistica: dicembre 2017

 

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

DFP, MISE, Regioni ,Comuni e AGID, DPE

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Unioncamere, amministrazioni statali

RISULTATO ATTESO

Utilizzo in tutti gli sportelli della modulistica standardizzata e unificata

 

5.2. Azioni per accelerare la gestione delle procedure complesse

    1.     Per favorire i nuovi investimenti attraverso attività di semplificazione organizzativa e gestionale verranno sperimentate, nell’ambito dell’attuazione della legge Delrio, azioni di integrazione delle strutture amministrative interessate di Regioni, Città metroplitane, enti di aree vasta, Comuni e loro unioni al fine garantire certezza dei tempi e gestione unitaria delle procedure.
    2.     Per accelerare le procedure autorizzatorie dei progetti complessi soggetti a valutazione di impatto ambientale (VIA), verrà avviato un approfondimento con le amministrazioni interessate, al fine di individuare moduli operativi per il coordinamento del complesso degli atti autorizzativi necessari, tenendo conto delle best practices delle Regioni e degli sportelli unici.

    TEMPI DI REALIZZAZIONE

    Dicembre 2017

    AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

    Regioni, Città metropolitane, enti di aree vaste, Comuni e loro unioni

    ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

    DFP, MISE, Ministero dell’ambiente

     RISULTATO ATTESO

    Accelerazione degli iter procedimentali dei SUAP

 

5.3.SUAP operativi per ridurre tempi e adempimenti

Il SUAP introdotto per legge da anni (e previsto per via telematica dal 2010) non è ancora efficacemente operativo su tutto il territorio nazionale e avrà un ruolo essenziale nell’attuazione della SCIA e della nuova Conferenza dei Servizi[**]. L’azione prevede:

  1.     la verifica sistematica sul funzionamento dei SUAP attraverso una indagine sulla relativa organizzazione, sui livelli di informatizzazione, i tempi effettivi di conclusione dei procedimenti e degli atti istruttori, sul livello di soddisfazione dell’ utenza, sulla tipologia dei procedimenti;
  2.     la promozione di interventi di affiancamento formativo agli operatori;
  3.     l’adozione delle misure necessarie a rimuovere gli ostacoli alla operatività del SUAP;
  4.     la promozione del coordinamento tra le amministrazioni che intervengono nel procedimento e nella SCIA;
  5.     la valorizzazione del portale www.impresainungiorno.gov.it, come punto di accesso per la procedura telematica guidata, che consenta di avviare immediatamente il contatto con il SUAP di riferimento e garantisca l’interoperabilità con i sistemi esistenti, in modalità di cooperazione applicativa.

Sulla base degli esiti del monitoraggio verranno definite e pianificate le azioni correttive e la tempistica per l’attuazione e la verifica dei risultati raggiunti.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Monitoraggio: ottobre 2015

TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE NUOVE ATTIVITÀ IN ATTUAZIONE DELLA RIFORMA

Affiancamento formativo e sostegno: dicembre 2017

Monitoraggio attuazione: dicembre 2017 

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

MISE, DFP, DPE, Regioni e ANCI e Ammministrazioni statali

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Unioncamere

RISULTATO ATTESO

Piena operatività degli sportelli unici su tutto il territorio nazionale

 

 5.4.Ricognizione dei procedimenti

Verrà realizzata in modo condiviso una ricognizione dei procedimenti, individuando, in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, quelli soggetti a SCIA, a silenzio assenso, a mera comunicazione e quelli per i quali permane il provvedimento espresso, per completare l’attuazione della delega prevista dalla legge n. 124 del 2015 “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.

La ricognizione, da realizzare anche attraverso le banche dati regionali dei procedimenti amministrativi, potrà rappresentare una base conoscitiva, anche al fine di individuare attività da liberalizzare e i procedimenti da semplificare relativi alle attività di impresa e di contribuire alla predisposizione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico del disegno di legge annuale sulla concorrenza.

Si procederà in modo progressivo, per aree di regolazione. I risultati della ricognizione saranno resi disponibili on line.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Ricognizione prime aree: giugno 2015

TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE NUOVE ATTIVITÀ IN ATTUAZIONE DELLA RIFORMA

Completamento aree principali: giugno 2016

Conclusione ricognizione ed eventuali correttivi: giugno 2017

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

DFP, MISE, Regioni e ANCI

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Le amministrazioni competenti per materia

RISULTATO ATTESO

Standardizzazione delle procedure e individuazione dei regimi

 

5.5.Semplificazione delle procedure preliminari all’avvio delle attività d’impresa

L’azione consiste nella semplificazione, anche sulla base della ricognizione dei procedimenti (azione 5.4) delle più rilevanti procedure preliminari all’avvio delle attività di impresa per conseguire, attraverso interventi normativi di semplificazione e l’adozione di misure organizzative, tecnologiche e amministrative, una drastica riduzione dei tempi.

Le attività sono volte ad assicurare la piena implementazione delle semplificazioni previste dall’art. 5 della legge n.124 del 2015, in materia di nuova disciplina delle attività non soggette ad autorizzazione espressa e di SCIA.

Tutto questo richiede la realizzazione di attività finalizzate al rafforzamento della capacità amministrativa, alla sensibilizzazione del personale e dell’utenza, al monitoraggio dell’attuazione, alla predisposizione della modulistica (azione 5.1), al coordinamento e alla riorganizzazione delle attività di back-office e al monitoraggio dei risultati raggiunti.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Primo pacchetto di interventi: dicembre 2015

TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE NUOVE ATTIVITÀ IN ATTUAZIONE DELLA RIFORMA

Sensibilizzazione del personale, predisposizione di linee guida: marzo 2017

Monitoraggio e attuazione degli interventi: dicembre 2017 AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

DFP, MISE, Regioni e Comuni

RISULTATO ATTESO

Riduzione dei tempi e dei costi

 

5.6.Tagliare i tempi delle procedure e sbloccare le conferenze di servizi

La semplificazione della conferenza di servizi costituisce un intervento chiave per ridurre i tempi di conclusione dei procedimenti e i costi di attesa dei provvedimenti amministrativi.

Sono state predisposte indicazioni e proposte finalizzate a:

  •          differenziare le modalità di esame contestuale degli interessi pubblici in relazione alla complessità delle procedure;
  •          utilizzare la telematica;
  •          ridurre i tempi.

Ai fini della piena implementazione delle misure attuative dell’art. 2 della legge n. 124 del 2015, l’azione prosegue con la pianificazione e la realizzazione delle seguenti attività:

  •          promozione della conoscenza delle nuove norme attraverso la predisposizione di linee guida, attività di affiancamento formativo e l’attivazione di un help-desk rivolto sia al personale delle amministrazioni che alle  imprese e  alle loro associazioni;
  •          verifica dell’attuazione e monitoraggio dei  tempi di conclusione delle conferenze dei servizi

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Predisposizione proposte e sperimentazioni: ottobre 2015

TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE NUOVE ATTIVITÀ IN ATTUAZIONE DELLA RIFORMA

Affiancamento formativo, sostegno e monitoraggio dei tempi di conclusione: dicembre 2017 

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE: DFP, Regioni

RISULTATO ATTESO

Riduzione dei tempi di conclusione dei procedimenti

 

5.7. Operatività dell’autorizzazione unica ambientale (AUA) e modello unico semplificato

L’azione mira a garantire la piena operatività dell’Autorizzazione unica ambientale, che sostituisce fino a sette diverse procedure ambientali, introdotta nel 2013.

Sono previsti i seguenti interventi: 1) definizione della modulistica per la richiesta di autorizzazione unica ambientale e delle specifiche di formato e di contenuto per l’interoperabilità dei sistemi informativi per la gestione telematica della procedura; 2) adeguamento della modulistica alle specificità regionali;3) monitoraggio dell’applicazione dell’AUA, inclusi i tempi di rilascio della stessa, per individuare le problematiche interpretative nonché le eventuali misure correttive anche attraverso: a) la semplificazione della disciplina dei procedimenti sostituiti dall’AUA; b) il coordinamento tra DPR n. 59 del 2013 e norme settoriali.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Predisposizione modulistica standardizzata: gennaio 2015

Definizione delle specifiche di formato e di contenuto per l’interoperabilità dei sistemi informativi: maggio 2015

Adattamento della modulistica alle specificità regionali: giugno 2015

Primo monitoraggio: giugno 2015

TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE NUOVE ATTIVITÀ IN ATTUAZIONE DELLA RIFORMA

Eventuali interventi correttivi alla luce della nuova disciplina sulla conferenza di servizi e secondo monitoraggio: dicembre 2016

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero dell’Ambiente, DFP, MISE, Regioni ed Enti Locali

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Unioncamere

RISULTATO ATTESO

Conclusione nei termini previsti dalla legge di tutti i procedimenti in AUA

 

5.8. Modulistica standardizzata per gli adempimenti ambientali

L’azione mira a completare il percorso avviato con l’AUA interessando altri fondamentali adempimenti ambientali, attraverso la realizzazione di modulistica standardizzata atta a favorire la digitalizzazione delle procedure e la predisposizione dei sistemi di compilazione online di istanze ambientali su tutto il territorio nazionale, tenuto conto delle buone pratiche, dei sistemi già operativi e delle opportunità di riuso, nonché delle necessarie caratteristiche di interoperabilità tra i sistemi informativi.

L’intervento prevede la definizione della modulistica standardizzata per la richiesta di titoli abilitativi ambientali di competenza regionale, la definizione delle specifiche di formato e di contenuto per l’interoperabilità dei sistemi informativi e l’adeguamento alle specificità regionali.

TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE NUOVE ATTIVITÀ IN ATTUAZIONE DELLA RIFORMA[1]

Predisposizione della modulistica standardizzata: settembre 2017

Definizione specifiche di formato e di contenuto per l’interoperabilità dei sistemi informativi: dicembre 2017

Completamento e adattamento della modulistica generale alle specificità regionali e monitoraggio della diffusione: dicembre 2017

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero dell’Ambiente, DFP, MISE, Regioni ed Enti Locali

ALTRE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Unioncamere

RISULTATO ATTESO

Adozione della modulistica e attivazione dei sistemi per la compilazione telematica di istanze ambientali

 

[1] I tempi dovranno tener conto della nuova disciplina sulla conferenza di servizi e della nuova direttiva in materia di VIA (dir. 2014/52/UE) il cui termine di recepimento è stabilito a maggio 2017.

 

 

5.9. Verifica di assoggettabilità alla VIA

È urgente l'adozione del decreto ministeriale previsto dall'articolo 15 del d.l. 91/2014 così come modificato dalla legge di conversione n. 116 dell’11-8-2014 relativo ai criteri per la definizione delle soglie di applicabilità della verifica di assoggettabilità alla VIA e, prefigurando un aumento del numero delle suddette procedure, deve essere attuata una revisione della procedura prevista dall'articolo 20 del d.lgs 152/2006 volta ad una sua semplificazione ed al recupero della sua reale funzione di “screening” e non di “mini VIA”.

 TEMPI DI REALIZZAZIONE

Predisposizione del decreto ministeriale e avvio del tavolo per la revisione dell’articolo 20 del Codice dell’Ambiente: gennaio 2015

Chiusura del tavolo ministeriale e presentazione della proposta di revisione dell’articolo 20 per il successivo iter legislativo: aprile 2015

Eventuali interventi correttivi e monitoraggio sull’attuazione del decreto ministeriale entro: aprile 2015

Eventuali interventi correttivi e monitoraggio: dicembre 2015

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero dell’Ambiente, DFP, MISE, Regioni ed Enti Locali

RISULTATO ATTESO

Semplificazione della procedura di verifica di assoggettabilità alla VIA (a fronte dell’aumento del numero degli interventi soggetti)

 

5.10. Semplificazione e coordinamento dei controlli sulle imprese

Le imprese segnalano da tempo il carico burocratico derivante dai controlli (regole incerte, duplicazioni e assenza di proporzionalità e di coordinamento).

Al fine di ridurre gli oneri a carico delle imprese, semplificare e coordinare i controlli sulle imprese, l’azione prevede:

  1.     la verifica dell’attuazione delle disposizioni in materia di semplificazione dei controlli fino ad oggi adottate, anche in riferimento alle norme sulla trasparenza e alle linee guida adottate mediante intesa in sede di Conferenza unificata;
  2.     la ricognizione, da effettuare in modo progressivo e per settori omogenei, delle principali tipologie di controllo a cui sono assoggettate le imprese;
  3.     l’individuazione di misure tecnologiche, organizzative e normative necessarie a semplificare e ridurre gli oneri eccessivi e sproporzionati gravanti sulle imprese, eliminare le duplicazioni e le sovrapposizioni di competenze tra amministrazioni migliorando al tempo stesso l’efficacia dei controlli.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Verifica dell’attuazione: giugno 2015

Individuazione della aree di regolazione e avvio della ricognizione: ottobre 2015

Completamento mappatura: dicembre 2016

Predisposizione misure di semplificazione: ottobre 2015-dicembre 2017

 AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

DFP, Regioni, ANCI e amministrazioni statali competenti per materia

RISULTATO ATTESO

Riduzione dei costi e dei tempi derivanti dai controlli

 

5.11. Azioni mirate in materia di sanità veterinaria e sicurezza degli alimenti tramite la digitalizzazione

L’azione prevede molteplici azioni in materia di sanità veterinaria (eliminazione dell’obbligo del passaporto bovino) e di sicurezza degli alimenti (comunicazioni export, registrazione pesticidi, integratori alimentari, prodotti prima infanzia) e digitalizzazione delle procedure (ricetta elettronica e tracciabilità dei medicinali veterinari, modello IV informatizzato, banca dati telematica della sperimentazione animale, anagrafe avicola e degli stabilimenti di produzione degli alimenti di origine animale, registrazione medicinali veterinari, pesticidi, integratori alimentari, alimenti prima infanzia, stabilimenti per l’export di alimenti) per responsabilizzare le imprese riducendo gli adempimenti e ottimizzare le procedure di controllo ufficiale a maggiore garanzia per gli utenti.

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Dicembre 2017

AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE

Ministero della salute e Regioni

RISULTATO ATTESO

Riduzione degli adempimenti a carico delle imprese e aumento della tutela per gli utenti

 

 

GLI STRUMENTI PER L'IMPLEMENTAZIONE

In passato gli interventi di semplificazione sono stati affidati soprattutto a delle norme. Scarsa, quando non nulla, attenzione è stata dedicata alla loro concreta attuazione. Il risultato è che, come ben sanno cittadini e imprese, molte delle semplificazioni annunciate sono rimaste “sulla carta”. Tante semplificazioni non hanno portato a effettivi benefici a causa di difficoltà di implementazione non monitorate in modo tempestivo o della scarsa conoscenza da parte dei destinatari finali, dovuta a difetti di comunicazione da parte dell’amministrazione pubblica.

L’Agenda inaugura una stagione nuova, che mette al centro l’attuazione e la comunicazione delle misure adottate. A tal fine, essa individua una serie di “azioni di sistema”, destinate cioè a supportare in modo trasversale tutte le iniziative previste, e dirette a garantire l’effettività e la conoscenza degli interventi da parte dei destinatari.

 

 1. OpenSemplificazione

Una comunicazione efficace è essenziale per il successo dell’Agenda. La visibilità delle iniziative programmate e di quelle via via realizzate rappresenta infatti:

▪       uno strumento di conoscenza da parte di cittadini e imprese, che saranno così messi in condizione di utilizzare le possibilità offerte dalle semplificazioni introdotte;

▪       una garanzia di impegno da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti.

All’Agenda saranno quindi collegate pagine web dedicate. Esse consentiranno di navigare all’interno delle iniziative previste dall’Agenda sulla base di una molteplicità di criteri (settore di intervento, amministrazione responsabile, etc.). Per ciascuna azione, oltre alle informazioni previste in fase di programmazione, sarà pubblicato un aggiornamento in tempo reale dello stato di avanzamento.

L’attuazione dell’Agenda diviene un processo aperto al contributo di cittadini e imprese, prevedendo:

▪       uno spazio per commenti sugli interventi in corso, diretto a raccogliere opinioni, segnalazioni di criticità o, viceversa, di buone pratiche;

▪       una consultazione telematica permanente (“Le tue idee per semplificare”), diretta a raccogliere suggerimenti utili alla programmazione di nuovi interventi nell’ambito degli aggiornamenti periodici dell’Agenda.

 

2. La valutazione della performance

Gli obiettivi dell’agenda della semplificazione sono strategici per le amministrazioni coinvolte e devono trovare evidenza nei loro documenti di pianificazione della performance organizzativa e contribuire alla valutazione della performance individuale dei dirigenti.

 

3. Il monitoraggio

La realizzazione dell’Agenda sarà accompagnata da un’attività di monitoraggio finalizzata a esaminare periodicamente lo stato di avanzamento delle iniziative e a verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di ciascuna azione.

Per questo sarà costruito un quadro:

▪       delle realizzazioni, mediante la verifica delle attività svolte per ciascuna azione, delle scadenze previste e del rispetto degli impegni assunti da parte di ciascuna amministrazione responsabile;

▪       dei risultati, sulla base dei target indicati per ciascuna azione.

Alle attività di monitoraggio parteciperanno le associazioni dei cittadini utenti e consumatori e le associazioni imprenditoriali, attraverso segnalazioni e suggerimenti sulle eventuali criticità emerse in fase di attuazione delle singole azioni.

Il Consiglio dei Ministri e la Conferenza Unificata verificheranno e aggiorneranno periodicamente l’Agenda.

 

  1. La verifica dei risultati

La principale novità dell’Agenda è rappresentata dall’adozione di una logica di risultato: il successo degli interventi sarà valutato non in base al numero delle norme emanate o soppresse, bensì rispetto all’effettivo beneficio per cittadini e imprese, in termini di riduzione dei costi e dei tempi e di eliminazione dell’incertezza nei rapporti con la pubblica amministrazione.

In quest’ottica tutte le azioni previste saranno supportate da un’attività di misurazione dei tempi e dei costi sopportati da cittadini e imprese al fine di:

▪       individuare gli adempimenti più onerosi sui quali intervenire e le eventuali criticità;

▪       valutare gli impatti delle iniziative programmate

Particolare attenzione sarà inoltre riservata alla percezione dei risultati da parte di cittadini e imprese, che sarà investigata attraverso rilevazioni di carattere quantitativo (indagini campionarie) e qualitativo (interviste, focus group).  

Per le attività di rilevazione, l’Agenda sarà supportata dal “Programma per la misurazione e la riduzione degli oneri amministrativi, degli oneri regolatori e dei tempi”, già approvato con DPCM nel maggio 2014[††].

Le attività di misurazione saranno realizzate dal Dipartimento della Funzione, con l’assistenza tecnica dell’ISTAT, in stretta collaborazione con le amministrazioni interessate e con le associazioni imprenditoriali e dei cittadini utenti e consumatori.

 

 

[*] Per costi burocratici si intendono i tempi e costi impiegati per raccogliere la documentazione, presentare domande, dichiarazioni, relazioni etc. Sono esclusi gli oneri e i diritti dovuti all’amministrazione.

[†] Decreto-legge n. 69 del 2013, convertito dalla L. n. 98 del 2013,“Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia”; decreto-legge n. 133 del 2014 “Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita' produttive”.

[‡] Decreto-legge n. 83 del 2014 “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”e citato decreto n. 133 del 2014.

[§] Decreto-legge n. 83 del 2012 “Misure urgenti per la crescita del Paese” e citati decreti-legge n. 69 del 2013 e n. 133 del 2014.

[**] Il SUAP è attualmente disciplinato dall’ art. 38, comma 2 del decreto legge n. 112 del 2008 e dal DPR. n. 160 del 2010.

[††] Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri28 maggio 2014, “Approvazione del Programma per la misurazione e la riduzione dei tempi dei procedimenti amministrativi e degli oneri regolatori gravanti su imprese e su cittadini, ivi inclusi gli oneri amministrativi”, pubblicato nella GU n.170 del 24 luglio 2014.

 

 

Ultimo aggiornamento: giovedì 1 gennaio 2015