Versione testuale

Rapporto di monitoraggio Marzo 2016

Agenda per la semplificazione 2015-2017

Terzo Rapporto di monitoraggio

16 marzo 2016

 

Premessa 

Come è noto, in passato gli interventi di semplificazione sono stati affidati soprattutto alle norme. Scarsa, quando non nulla, attenzione è stata dedicata alla loro concreta applicazione. Il risultato è che, come ben sanno cittadini e imprese, molte delle semplificazioni annunciate sono rimaste “sulla carta”.

Con l’Agenda per la semplificazione 2015-2017 è stata inaugurata una stagione nuova, che ha messo al centro l’attuazione e la trasparenza. Essa prevede un controllo stringente sul rispetto delle scadenze e degli impegni assunti, i cui risultati sono resi pubblici periodicamente mediante un rapporto di monitoraggio. In questo modo non solo le amministrazioni responsabili, ma anche i destinatari delle misure e, più in generale, i cittadini e le imprese sono messi in condizione di seguire nel tempo gli interventi e di verificarne l’effettiva attuazione.

Il monitoraggio dell’Agenda consiste nella rilevazione periodica dello stato di avanzamento di ciascuna delle azioni programmate (attività realizzate, cause degli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni, ecc.). Le attività di monitoraggio sono curate dal Tavolo tecnico per la semplificazione[1] sulla base dei dati comunicati dalle amministrazioni responsabili e delle informazioni fornite da cittadini e imprese.

L’Agenda prevede infatti che le associazioni dei cittadini, utenti e consumatori e le associazioni imprenditoriali partecipino al monitoraggio con segnalazioni e suggerimenti sulle eventuali criticità emerse in fase di attuazione. Al monitoraggio possono anche contribuire singoli cittadini e imprese con commenti, segnalazioni di criticità o, viceversa, di buone pratiche in relazione agli interventi in corso.

Le associazioni imprenditoriali hanno dato, inoltre, un rilevantissimo contributo alle molteplici attività dell’Agenda nell’ambito di appositi incontri organizzati dal Tavolo tecnico (ad esempio sulla predisposizione della modulistica edilizia e per le attività produttive, nell’indagine SUAP, nella ricognizione dei procedimenti, sulla conferenza dei servizi, sul regolamento edilizio etc)[2].

Chiunque voglia partecipare può:

  • contribuire a definire nuove azioni: con la consultazione telematica “Le tue idee per semplificare” è possibile collaborare ad aggiornare l’Agenda, segnalando complicazioni burocratiche e suggerendo nuove proposte di semplificazione;
  • commentare le azioni già previste: navigando all’interno dei settori dell’Agenda (Cittadinanza digitale, Welfare e salute, Fisco, Edilizia, Impresa) è possibile inviare proposte per il miglioramento delle azioni, indicando aspetti critici nell’attuazione o segnalando buone pratiche. Il modulo da compilare si trova in fondo alla pagina dedicata a ciascuna azione.

Le associazioni di imprese e cittadini possono inoltre inviare le proprie proposte di semplificazione all’indirizzo agendasemplificazione@governo.it.

I rapporti di monitoraggio sono organizzati in due parti.

La prima riporta un quadro di sintesi sul grado di attuazione dell’Agenda nel suo complesso e in riferimento a ciascuna delle aree tematiche in essa previste (Cittadinanza digitale, Welfare e salute, Fisco, Edilizia, Impresa), dando evidenza ai principali risultati raggiunti e alle eventuali criticità.

La seconda parte fornisce il dettaglio delle singole azioni. Per ciascuna viene dato conto dello stato di avanzamento, evidenziando, con un sistema di “semafori”, lo stato delle attività programmate. È inoltre riportata una sintesi dei principali risultati raggiunti e, laddove necessario, sono indicate le eventuali criticità e i correttivi proposti per rimuoverle. Per l’insieme delle azioni appartenenti a ciascuna area tematica è infine presentato un cronoprogramma che fornisce una vista generale sul grado di avanzamento delle attività.

Anche sulla base dei rapporti di monitoraggio, il Consiglio dei Ministri e la Conferenza Unificata verificano periodicamente lo stato di avanzamento e aggiornano l’Agenda.

 

[1] Così come previsto dall’accordo istitutivo, il Tavolo tecnico per la semplificazione è costituito da rappresentanti designati dal Dipartimento della Funzione pubblica, dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dall’ANCI e dall’UPI.

[2]Hanno in particolare partecipato alle attività del tavolo: Confartigianato, CNA, Confindustria e Confcommercio. Inoltre sulla modulistica edilizia e il regolamento edilizio è stata consultata la Rete delle professioni tecniche.

 

A che punto è l’attuazione dell’Agenda

Il rapporto di monitoraggio fornisce un quadro di sintesi sullo stato di avanzamento al 16 marzo 2016 delle attività previste dall’Agenda.

Molti significativi risultati, descritti nel dettaglio, per ciascuna azione sono stati raggiunti grazie all’intensa attività svolta in collaborazione tra Governo, Regioni e ANCI e con il coinvolgimento costante delle associazioni del mondo imprenditoriale.

 Tra gli altri, particolare rilievo assumono:

  1.       l’avvio dell’operatività del Sistema Pubblico per l’Identità Digitale (SPID), grazie all’accreditamento di tre Identity Provider, che rilasciano l’identità digitale dal 15 marzo 2016, e di 12 amministrazioni nel ruolo di service provider;
  2.       le attività di semplificazione realizzate in campo fiscale, a partire dalla dichiarazione dei redditi precompilata;
  3.       le attività di ricognizione e approfondimento, svolte con la collaborazione delle associazioni imprenditoriali (indagine SUAP e SUE), che hanno contribuito a identificare ostacoli da rimuovere e soluzioni di semplificazione già adottate nel quadro dell’attuazione della della riforma Madia (conferenza dei servizi e SCIA);
  4.       il completamento della predisposizione della modulistica standardizzata e semplificata per l’edilizia.

Sono, inoltre, in corso attività di ampia portata particolarmente rilevanti per cittadini e imprese. In primo luogo, in attuazione dell’articolo 5 della legge Madia, è stata avviata la ricognizione dei procedimenti soggetti a SCIA, silenzio assenso, comunicazione e di quelli per i quali permane il provvedimento espresso, allo scopo di dare certezza ai regimi amministrativi applicabili alle attività private; parallelamente, sono state individuate e predisposte proposte di semplificazione, ad esempio in materia di edilizia e sismica. Inoltre, è in corso la predisposizione della modulistica SUAP semplificata e standardizzata, attività che ha ricevuto un forte impulso dalle previsioni contenute nello schema di decreto attuativo dell’articolo 5 della legge Madia.

Sul complesso delle attività previste dall’Agenda, al 16 marzo 2016 sono 66 i semafori verdi, 37 quelli gialli (attività in linea con quelle previste e scadenze rispettate) e 6 i semafori rossi (attività in ritardo). Risultano, quindi, rispettate oltre il 90% delle scadenze previste dall’Agenda e dalla pianificazione di dettaglio delle attività.

Come previsto dall’Accordo sancito in Conferenza Unificata, la pianificazione di dettaglio è stata, ove necessario, adeguata dal tavolo Tavolo tecnico e dai gruppi di lavoro in considerazione della tempistica prevista dalla legge Madia e dai relativi decreti attuativi, come nel caso della ricognizione dei procedimenti e della modulistica per le attività di impresa o in relazione alle necessità imposte dallo sviluppo delle attività stesse.

Tra le attività in ritardo si evidenziano:

  1.       la predisposizione del regolamento edilizio tipo, che era stato previsto per novembre 2015. In questa direzione un passo avanti cruciale è stato compiuto con l’individuazione delle 42 definizioni uniformi ed inderogabili per tutti i Comuni, mentre proseguono le attività istruttorie dello schema tipo;
  2.       la predisposizione delle specifiche di interoperabilità per l’edilizia e per l’AUA. Gli approfondimenti condotti hanno attribuito all’adozione delle specifiche di interoperabilità una rilevanza trasversale, non limitata alle singole modulistiche di settore. Questa impostazione condivisa, grazie al rilevante contributo di alcune Regioni, per essere sviluppata richiede un investimento di risorse dedicate alla predisposizione di tracciati XML condivisi per ciascuno dei nuovi moduli che via via verranno adottati. Per realizzare questo obiettivo è in corso la pianificazione del complesso delle attività e dei correttivi necessari con il coinvolgimento dei soggetti interessati. Nello stesso tempo, prosegue il monitoraggio del completamento dell’adozione a livello regionale del modulo AUA.

Il Tavolo tecnico per la semplificazione (con la partecipazione di rappresentanti designati dal Dipartimento della Funzione Pubblica, dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dall’ANCI e dalle amministrazioni statali coinvolte) prosegue le intense attività di coordinamento dell’attuazione e del monitoraggio dell’Agenda. Il Tavolo è articolato in coordinamenti di settore e in gruppi di lavoro per ciascuna delle azioni. Le associazioni imprenditoriali sono state consultate sulle principali attività dell’Agenda.

 

Quadro di sintesi dello stato di avanzamento dell’Agenda per ciascun settore

 

Cittadinanza digitale. Sono state predisposte le regole tecniche per il Sistema pubblico dell’identità digitale (SPID), è stata completata la sperimentazione prototipale che ha coinvolto 11 amministrazioni in qualità di erogatori di servizi e 3 soggetti erogatori di identità. Concluso il processo di accreditamento, a seguito del parere positivo del Garante della privacy sugli schemi di convenzione fra AGID e IdP e SP, dal 15 marzo 2016 è stato avviato il rilascio delle identità digitali. È stata conclusa la prima fase del progetto pilota per la messa a punto dell’ANPR, che ha visto i comuni di Cesena e Bagnacavallo completare il processo di bonifica dei dati delle proprie APR e subentrare in ANPR il 14 dicembre 2015.

È stato, inoltre, pubblicato il decreto che definisce gli schemi tipo e le modalità per la diffusione sui siti web delle amministrazioni pubbliche dei dati relativi a entrate e spesa dei bilanci preventivi e consuntivi e dell’indicatore di tempestività dei pagamenti. Infine, è stata predisposta la convenzione tipo per la gestione del bollo digitale.

 

Welfare e salute. Sono state avviate le attività per monitorare e rendere pubblici i tempi medi per il riconoscimento dell’invalidità nelle Regioni. Per semplificare l’accesso ai benefici l’ INPS ha modificato e messo on line i verbali (di riconoscimento dell’invalidità civile, dell’ handicap, della disabilità etc.) completi dei dati da certificare per l’accesso alle agevolazioni fiscali. È stato, inoltre, realizzato un primo monitoraggio al 31 luglio 2015 per verificare lo stato dei servizi di accesso multicanale ai servizi sanitari. L’indagine, alla quale hanno contribuito 13 Regioni, ha interessato le strutture sanitarie pubbliche e ha riguardato in particolare i CUP, le modalità di prenotazione delle prestazioni sanitarie e le modalità di ritiro dei referti.

Fisco. Si è conclusa con successo la prima sperimentazione della dichiarazione dei redditi precompilata per dipendenti e pensionati: su 20.442.683 di dichiarazioni sui redditi 2014 predisposte dall’Agenzia delle Entrate, sono stati inviati tramite intermediari o in “fai da te” 19 milioni di 730 online (il 93% del totale).

Come previsto, la fase due della dichiarazione precompilata è partita con la definizione delle modalità di comunicazione dei dati relativi alle spese sanitarie, alla previdenza complementare, alle spese universitarie, ecc. Questi dati saranno disponibili a partire dalla dichiarazione 730 relativa al 2015.

Sono sempre di più i dati che l’Agenzia delle Entrate condivide con i contribuenti soggetti agli studi di settore. È ora possibile consultare online, tramite il cassetto fiscale, l’intero prospetto riepilogativo contenente le informazioni essenziali degli studi di settore presentati in periodi d’imposta precedenti, in particolare dal 2009 al 2013. È stato concluso, inoltre, l’invio degli inviti a consultare il proprio cassetto fiscale ai cittadini per i quali sono state riscontrate anomalie, in modo da permettere di verificare tempestivamente la propria situazione e porvi rimedio, evitando ulteriori controlli e riducendo al minimo le sanzioni.

È ulteriormente potenziato il canale Civis. Il nuovo servizio Civis F24 è disponibile per tutti gli utenti abilitati ai servizi telematici (Entratel e Fisconline). Il servizio consente, in caso di errore nella compilazione del modello F24, di richiedere la modifica on line e ricevere tramite canale telematico l'esito della richiesta. Nella prima settimana di attività (dal 23 ottobre 2015) sono state ricevute circa 7.000 richieste, di cui il 90% chiuse al 31 ottobre.

Dal primo giugno è obbligatoria la trasmissione telematica con modello unico informatico catastale per la presentazione degli atti di aggiornamento catastale. Dopo una prima sperimentazione della procedura informatizzata, sono ora in corso di implementazione le funzionalità necessarie per l'automazione della trascrizione e della voltura conseguenti alla dichiarazione di successione.

Edilizia. Con la predisposizione della modulistica per la DIA alternativa al permesso di costruire è stata completata la semplificazione e la standardizzazione delle informazioni necessarie alla presentazione dei titoli abilitativi edilizi, mentre prosegue il monitoraggio dell’adozione della modulistica da parte di Regioni e Comuni. Sono state, inoltre, predisposte le proposte di semplificazione delle procedure in materia di agibilità e di sismica. È stata completata l’indagine sugli Sportelli unici dell’edilizia (SUE) e, in vista della predisposizione del regolamento edilizio tipo, sono state individuate e condivise le definizioni uniformi ed inderogabili in materia di edilizia.

Impresa. È stata completata l’indagine sulle criticità della conferenza dei servizi e degli Sportelli unici per le attività produttive (SUAP), svolta attraverso i focus svolti in 17 Regioni con operatori, imprese, associazioni e ordini professionali. L’indagine ha consentito di individuare i seguenti problemi: la difformità dei tempi, delle procedure, delle piattaforme informatiche, della modulistica, anche all’interno della stessa Regione; la complessità delle procedure; le criticità del back office e dei processi di digitalizzazione. Su questa base sono state individuate le soluzioni di semplificazione per superare le criticità individuate, già adottate in via preliminare nei decreti attuativi della legge n. 124 del 2015. Sono, inoltre, stati predisposti: lo schema di modello relativo alle informazioni anagrafiche comuni alle modulistiche dell’edilizia, delle attività produttive e dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA). Per il settore del commercio, è stata completata la predisposizione dei modelli standardizzati per l’esercizio di vicinato, la media struttura di vendita e, per il settore dell’artigianato, per l’attività di acconciatore. È, infine, ad uno stadio avanzato la ricognizione condivisa dei procedimenti.

 

ATTENZIONE: Nelle altre sezioni del rapporto, qui omesse, sono riportati, senza modifiche, i contenuti dell’area del sito individuata con il titolo “I settori” e delle pagine collegate.

 

Ultimo aggiornamento: martedì 26 aprile 2016