Versione testuale

Rapporto di monitoraggio Aprile 2015

 

Agenda per la semplificazione 2015-2017

Primo Rapporto di monitoraggio

30 aprile 2015

 

Premessa

In passato gli interventi di semplificazione sono stati affidati soprattutto a delle norme. Scarsa, quando non nulla, attenzione è stata dedicata alla loro concreta applicazione. Il risultato è che, come ben sanno cittadini e imprese, molte delle semplificazioni annunciate sono rimaste “sulla carta”.

L’Agenda per la semplificazione 2015-2017 inaugura una stagione nuova, che mette al centro l’attuazione e la trasparenza. Essa prevede un controllo stringente sul rispetto delle scadenze e degli impegni assunti, i cui risultati sono resi pubblici periodicamente mediante un rapporto di monitoraggio. In questo modo non solo le amministrazioni responsabili, ma anche i destinatari delle misure e, più in generale, i cittadini e le imprese sono messi in condizione di seguire nel tempo gli interventi e di verificarne l’effettiva attuazione.

Il monitoraggio dell’Agenda consiste nella rilevazione periodica dello stato di avanzamento di ciascuna delle azioni programmate (attività realizzate, cause degli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni, ecc.). Le attività di monitoraggio sono curate dal Tavolo tecnico per la semplificazione [1] sulla base dei dati comunicati dalle amministrazioni responsabili e delle informazioni fornite da cittadini e imprese.

L’Agenda prevede infatti che le associazioni dei cittadini, utenti e consumatori e le associazioni imprenditoriali partecipino al monitoraggio con segnalazioni e suggerimenti sulle eventuali criticità emerse in fase di attuazione; le associazioni sono inoltre consultate periodicamente sullo stato di attuazione delle azioni nell’ambito di appositi incontri organizzati dal Tavolo tecnico. Al monitoraggio possono inoltre contribuire singoli cittadini e imprese fornendo - tramite appositi spazi previsti dal sito web dell’Agenda - commenti, segnalazioni di criticità o, viceversa, di buone pratiche in relazione agli interventi in corso.

I rapporti di monitoraggio sono organizzati in due parti.

La prima riporta un quadro di sintesi sul grado di attuazione dell’Agenda nel suo complesso e in riferimento a ciascuna delle aree tematiche in essa previste (Cittadinanza digitale, Welfare e salute, Fisco, Edilizia, Impresa), dando evidenza ai principali risultati raggiunti e alle eventuali criticità.

La seconda parte fornisce il dettaglio delle singole azioni. Per ciascuna viene dato conto dello stato di avanzamento, evidenziando, con un sistema di “semafori”, lo stato delle attività programmate. È inoltre riportata una sintesi dei principali risultati raggiunti e, laddove necessario, sono indicate le eventuali criticità e i correttivi proposti per rimuoverle. Per l’insieme delle azioni appartenenti a ciascuna area tematica è infine presentato un cronoprogramma che fornisce una vista generale sul grado di avanzamento delle attività.

Anche sulla base dei rapporti di monitoraggio, il Consiglio dei Ministri e la Conferenza Unificata verificano periodicamente lo stato di avanzamento e aggiornano l’Agenda.

 

A che punto siamo?
Quadro di sintesi

Questo primo rapporto di monitoraggio riporta lo stato di avanzamento dell’Agenda al 30 aprile 2015.

Nei primi mesi di attuazione molte delle attività sono, come previsto, ancora nella fase di avvio. Di conseguenza, è meno agevole individuare eventuali scostamenti rispetto alle attività pianificate e non è ancora possibile operare una verifica dei risultati raggiunti in termini di impatto effettivo su cittadini e imprese.

Ciò premesso, il rapporto fornisce un quadro preliminare sullo stato di avanzamento in termini di avvio delle azioni previste e di rispetto delle prime scadenze. Tale quadro consente comunque di far emergere risultati iniziali e le prime criticità che si sono evidenziate.

Va, prima di tutto, evidenziato che il Tavolo tecnico per la semplificazione (con la partecipazione di rappresentanti designati dal Dipartimento della Funzione Pubblica, dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dall’ANCI, dall’UPI e dalle amministrazioni statali coinvolte) è pienamente operativo nel coordinamento e nel monitoraggio dell’attuazione dell’agenda. Il tavolo è articolato anche in coordinamenti di settore e in gruppi di lavoro per ciascuna azione.

Come previsto, il monitoraggio è stato realizzato anche sulla base dell’apporto delle associazioni imprenditoriali alle quali è stato presentato lo stato di avanzamento delle attività relative ai settori edilizia ed impresa[2]. Le associazioni imprenditoriali hanno segnalato l’importanza, nell’ambito delle attività di monitoraggio, di procedere anche attraverso l’analisi di “casi di insuccesso”, a partire dall’AUA. Particolare interesse è stato espresso per le attività previste dall’Agenda in materia di controlli, di regolamento edilizio unico, di ricognizione dei procedimenti e di predisposizione del modulo unico SUAP.

Non è stato viceversa ancora possibile tenere conto dei contributi di singoli cittadini e imprese, per i quali il sito web dell’Agenda, operativo da ... prevede un apposito spazio di commenti in corrispondenza con ciascuna azione, dei quali si darà quindi conto a partire dal prossimo rapporto.

Al 30 aprile 2015 risultano rispettate 21 su 22 (pari al 95%) delle scadenze previste dalla Agenda e dalla relativa pianificazione di dettaglio. L’unico caso di ritardo riguarda la predisposizione, da parte del ministero dei Beni Culturali, del regolamento per l’autorizzazioni paesaggistica per gli interventi di lieve entità (la scadenza era prevista per il 30 marzo), che comunque è ad uno stadio avanzato di elaborazione. Inoltre, una delle scadenze originariamente previste è stata aggiornata dal “Milleproroghe”.

Naturalmente, nella prima fase di attuazione, le scadenze non riguardano solo il raggiungimento di risultati tangibili, ma anche la realizzazione di attività preliminari, necessarie al raggiungimento dei risultati attesi indicati nell’ambito delle azioni. Con lo sviluppo delle attività, le sfide dell’implementazione saranno più impegnative e rilevanti e, quindi, l’attuazione dell’ agenda dovrà affrontare i numerosi fattori critici connessi al profondo cambiamento nella cultura e nei comportamenti delle amministrazioni, che è necessario per passare dalle norme al risultato.

Si sintetizzano di seguito alcuni dei principali risultati conseguiti per ciascuna area.

Nell’area della Cittadinanza digitale sono state predisposte le regole tecniche per il sistema pubblico dell’identità digitale, è stata completata la sperimentazione prototipale che ha coinvolto 11 amministrazioni in qualità di erogatori di servizi e tre soggetti che rilasceranno le identità digitali ed è stato definito il piano della sperimentazione. È stato, inoltre, pubblicato il decreto che definisce gli schemi tipo e le modalità per la diffusione sui siti internet delle PA dei dati relativi a entrate e spesa dei bilanci preventivi e consuntivi e dell’indicatore di tempestività dei pagamenti.

Nell’area Welfare e salute la prima scadenza programmata in Agenda riguarda il prossimo mese di giugno. Come illustrato in dettaglio nella seconda parte del rapporto, sono comunque già state avviate le attività necessarie per realizzare gli obiettivi di semplificazione previsti.

Nell’area Fisco sono state rispettate tutte le scadenze previste. In particolare è operativa la dichiarazione dei redditi precompilata per dipendenti e pensionati. Inoltre, è già attiva la nuova funzionalità che consente di comunicare (su richiesta) la chiusura della pratica Civis, alla casella di posta elettronica o al numero di telefono indicato dal contribuente ed è attiva sul sito dell'Agenzia la funzione di web ticket (eliminacode) che consente di prenotare on line il servizio di assistenza fiscale presso un ufficio territoriale nella stessa giornata.

Nell’area Edilizia l’adozione dei moduli CIL e CILA è un esempio del nuovo metodo adottato dall’Agenda. Ad agosto 2014 è stato convertito in legge il decreto che prevedeva l’adozione della modulistica standard e a dicembre è stato sancito l’Accordo in Conferenza Unificata. Al 30 aprile 2015 i moduli sono stati adottati in tutte le Regioni a statuto ordinario e in due Regioni a statuto speciale (Friuli e Sardegna). Considerato che il risultato sarà pienamente raggiunto solo quando i nuovi moduli saranno disponibili in tutte le amministrazioni, sta proseguendo l’attività di monitoraggio rivolta ai Comuni capoluogo. Sono state inoltre rispettate anche le altre scadenze previste nel settore Edilizia con l’eccezione, citata sopra, della predisposizione del regolamento di semplificazione dell’autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità.

Nell’area Impresa sono state rispettate tutte le scadenze pianificate. Un primo risultato tangibile è rappresentato dall’accordo in conferenza unificata sul modulo unico per la richiesta di autorizzazione unica ambientale (AUA) che sostituisce ben sette moduli diversi. È stato, inoltre, emanato il previsto decreto ministeriale relativo ai criteri per la definizione delle soglie di applicabilità della verifica di assoggettabilità alla valutazione d’impatto ambientale ed è stata istruita la proposta di semplificazione per ridurre tempi e costi delle procedure di assoggettabilità, sulla quale è stata avviata la consultazione.

La seconda parte del rapporto fornisce un quadro complessivo delle attività in corso. Nei prossimi mesi, con il progressivo avanzamento delle azioni, saranno sottoposte a monitoraggio le attività più rilevanti dell’Agenda.

 

[1] Così come previsto dall’accordo istitutivo, il Tavolo tecnico per la semplificazione è costituito da rappresentati designati dal Dipartimento della Funzione pubblica, dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dall’ANCI e dall’UPI.

[2] All’ incontro hanno partecipato Confartigianato, Confindustria, Confcommercio, Confersercenti e CNA.

 

ATTENZIONE: Nelle altre sezioni del rapporto, qui omesse, sono riportati, senza modifiche, i contenuti dell’area del sito individuata con il titolo “I settori” e delle pagine collegate.

 

Ultimo aggiornamento: mercoledì 22 luglio 2015